Gio
20
Giu
2019
Oppressione
Non c'è la faccio più a reggere la situazione con la mia prozia con la quale convivo da quando avevo solo pochi mesi, lasciare la casa non è nelle mie possibilità, non ho altri posti in cui andare nè amici a cui chiedere ospitalità, sono sola. Questo mio isolamento potrei "quasi" attribuirlo alla mia "cara" prozia...finite le superiori da studentessa sono passata a casalinga, qualche volta sono uscita di casa ma solo in compagnia di parenti la cui età non era avvicinabile alla mia, al massimo conosco di vista qualche "anziano" del mio paese, non ho uno straccio di socializzazione reale e se c'è un uscita a tre, io mi sento il terzo incomodo. Mi sento male ad elaborare questa mia solitudine che da anni mi è compagna ma solo ora me ne sono resa conto. Vorrei piangere fino a non avere più lacrime, urlare fino a rimanere senza voce. Nella mia vita ho troppi "paletti". Arrivare a minacciarmi di togliermi i miei "oggetti" personali senza aver fatto niente di male e chiedere troppo cercare di respirare quando si sta soffocando dalle limitazioni che ti sono state imposte? Voglio vivere la mia vita senza un continuo "fiato sul collo" senza spioni che ti sorvegliano quando hanno la loro occasione.
Annego in un mare di oppressione.
3 commenti
Lavoro?
Sono stata inscritta all'ufficio per trovare lavoro molti anni fa, ma non sono mai stata contattata, rientro nella categoria protetta, ormai mi ritrovo a essere fuori dai giochi. Abitare in un monolocale mi é impossibile...sia per la loro assenza che di mezzi di sostentamento. Potrei cercare di attivarmi per un part time, mi piacciono gli animali, potrei fare la dog sitter...
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E di andartene? Anche in un monolocale.