Dom
02
Giu
2019
Voglio scappare.
Ho appena finito l'università e avevo in mente di cominciare a viaggiare, lavorare un po' all'estero fare nuove esperienze.. invece il mio ragazzo ha iniziato a parlare di case e ora ne sta per comprare una.. mi ritrovo in questa città che odio con un lavoro sottopagato che non mi piace mi sento troppo depressa ogni sera mi faccio un mare di pianti, mi sveglio senza voglia di vivere... non ho neanche le palle di suicidarmi e mettere fine a tutto questo. Penso che un giorno farò le valigie e sparirò senza dire niente a nessuno, mi sembra l'unica soluzione...
12 commenti
Tu devi fare quello che desideri per te stessa, lui giustamente ha tenuto in conto i tuoi desideri e tu devi assecondare i tuoi e devi dirglierlo perchè è stato lui a fare i conti senza averti chiesto un parere ( a meno che tu non finga con lui ). Falla questa esperienza, ora e da sola. Magari ti renderai conto che non è per te e apprezzerai di più il tuo paesino, magari troverai ciò che ti piace. Hai tutto da guadagnare
Eh.... Parli di suicidio perché ti senti presa in trappola, una scatola nera che ti opprime e dalla quale non trovi via duscita, senti mancare l'aria, il caldo che ti opprime, lansia che sale a livelli insopportabili, il suicidio non è la negazione della vita in questo caso, ma una via di fuga da una realtà che ti è insopportabile.
Tutto deriva dal fatto che non riesci a comunicare correttamente con chi ti è intorno, magari riesci a dialogare, ma parlare senza dire nulla di quello che c'è dentro te non basta.
Io credo che tu abbia le chiavi per fermare tutto questo, premi quel cavolo di pulsante rosso dove c'è scritto stop, tradotto... Parla cuore a cuore con chi ti sta intorno, se sei riuscita a scriverlo qui puoi farlo pure li, chiedi aiuto al tuo ragazzo, lui ti dirà che è un momento di stress, che è normale, perché sta cambiando la tua vita, tu dovrai dire solo una cosa... Alberto... (se si chiama Alberto) io sono profondamente infelice, e gli parli dei pianti, dei propositi di suicidio, della voglia di evadere.... Non potrà non capire...
Il pulsante sta li... Premilo!
Se questo fallisce, c'è sempre il piano "b"... Fare le valigie senza dire nulla.
Liberati!
Non aver paura di procurare un dispiacere a lui, pensa a te stessa! Lui ti ha forse interpellata prima di fare il passo di acquistare casa? Ti ha chiesto che programmi avevi e se quella vita ti andava bene o ha deciso tutto anche per te? Lui si rifarà una vita, come tutti. Ma tu devi seguire la tua strada. Altrimenti che senso hanno i sacrifici che hai fatto? Tanto valeva finire le superiori e pensare subito ad accasarsi. Parlagli a cuore aperto come hai fatto qui, lui deve sapere come stai. Magari riuscite a risolvere insieme la situazione o forse no..ma comunque le cose non possono andare avanti così e lo sai. Devi fare quello che ti senti, non farti bloccare solo dalla paura di perderlo. Metti in conto che potrebbe accadere ma non è la fine del mondo e comunque il dolore sarebbe minore di quello che stai provando adesso. Se non prendi una decisione ora rischi di cadere uno una depressione che potrebbe bloccarti per molti anni e che manderebbe comunque in crisi il rapporto. Datti una possibilità, scegli di essere felice! Liberati!
@Anonimo delle 08:57, vai a sfogare le tue pulsioni sessuali prima di commentare. A 35 anni si farà una famiglia se lo riterrà necessario.
@Sfogante, se vuoi scappare così tanto da questa situazione da pensare al suicidio, prendilo per il segnale di estrema sofferenza interiore che è. E parti. Nella vita essere se stessi richiede coraggio.
Non ti suicidi non perché "non hai le palle", tenendo il tuo termine, ma perché sei un individuo in realtà sano e l'istinto di auto-conservazione prevale sempre e comunque, su tutto e su tutti, e alla vita ci sei attaccata eccome, con le unghie e con i denti, altro che, altrimenti non saresti qui a scrivere e non piangeresti. Le lacrime, che tutti critichiamo e sminuiamo come simbolo di debolezza, sono in realtà in simbolo per eccellenza della voglia di vivere, esattamente al contrario. È come una diga, che per non auto-implodere al proprio interno, preferisce giustamente confluire come un fiumiciattolo all'esterno. Questo sono le lacrime, cioè quanto di più cristallino, profondo e sgorgano in direttissima dall'anima, perché quando l'anima per eventi esterni (lavoro sbagliato, città sbagliata, ecc) non trova altro modo di emergere, anzi viene sepolta, preferisce momentaneamente farlo così, tramite acqua dagli occhi. Il mio consiglio è di continuare a piangere finché ne hai, anche per un anno di fila, non morirai anzi è così che ti salverai, fidati. Tra un anno avrai terminato tutte le lacrime, non ne avrai più neanche un goccio, e a quel punto uscirai di casa, farai un bel sorriso, un grande respiro, e sarai pronta a cambiare la tua vita, a prenderne in mano le redini e portarla finalmente dove l'anima può prendere il sole, alla luce! A quel punto non ce ne sara piu per nessuno, nessuno potrà più farti del male. Forza e coraggio (nel frattempo però porta avanti comunque la tua vita, non ti abbattere nel pianto, vivilo in questo senso) un grande abbraccio
AnonimoAnonimo alle 12:55
Si si poi vedete quando ci arrivate e state diventanto sterili che belle risate vi fate.
Un uomo che cerca casa insieme appena dopo la laurea, ci metterei la firma altro che avventure.
chissene
Aridaje con ‘sta storia dell’orologio biologico! Chi se ne frega dei figli! Chi cazzo li vuole più nel 2019! Manteneteveli voi fino a 40 anni, per fortuna c’è chi ha altri programmi, tipo maturare i requisiti per la pensione con un lavoro che invece saresti costretta a lasciare qualora rimanessi incinta (si salvano solo le lavoratrici nella p.a.)!
@anonimo
Non c'è motivo di lasciare il lavoro se si rimane incinta. Ci sono delle leggi, applicatele.
Se tutti ragionassero come te la pensione chi te la pagherebbe? Puoi maturare tutti i requisiti che vuoi, se non facciamo abbastanza figli la pensione non ce la paga nessuno.
Sí vabbé anonima, peró hai rotto il cazzo con i tuoi commenti da comare frustrata in ogni singolo post. Abbiamo capito che sei una frustrata perche a 35 anni non ti sei sposata e non hai avuto figli, ma non significa che sia cosí per tutte le donne, ci sono anche donne a cui non interessa metter su famiglia, a cui non interessa avere figli e trovare il maritino che le mantenga, fattene una ragione, siamo tutte diverse e quello che per te puó essere importante non lo é per altre, hai rotto i coglioni coi tuoi commenti ad ogni sfogo in cui scirve una donna, che palle!!!!
E concordo con l'anonima delle 20.42, chi cazzo se ne frega dei figli, fatti ingravidare tu come una vacca se ci tieni tanto, poi magari divorzi dal maritino e te li devi puppare tu da sola, sai che divertimento. W le childfree!!
@ Sfogante
Scappare di certo NON è una soluzione.
L'unica cosa da fare è parlare sinceramente con il tuo fidanzato (nello sfogo non chiarisci se l'hai fatto o meno). E' una cosa che devi a te stessa, per tentare di vivere la vita che desideri senza sensi di colpa residui, ma che devi anche a lui, perchè a quanto si legge tiene a te e credo meriti un po' di sincerità.
Se continui così intrappolerai due persone in una vita che non volevano. Tu in una realtà che percepisci come limitante, lui in una storia dove la partner è palesemente infelice.
Pensaci. Capisco che ci voglia coraggio, ma dal mio punto di vista ce ne vuole ancor di più ad andare incontro ad un futuro che assomiglia ad un patibolo per entrambi.
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Il suicidio, che esagerazione
Per cosa poi? Molla il tuo ragazzo e fai il giro del mondo e basta.
Che lagne inutili.
Poi però se a 35 anni sei senza marito e figli e sola come un cane non ti lamentare eh. L'omino che si vuole sistemare c'è l'avevi.