Ven
24
Mag
2019
Morire
Una corsa, un urlo nella testa, sensazioni ovattate, vibrazioni e adrenalina e poi l’imprevisto; Da molti temuto, da alcuni desiderato, il vuoto, istanti di silenzio che portano alla consapevolezza della fine. Una contrazione al ventre, prima la paura, poi rassegnazione davanti all’inevitabile.
Finire così, in un caldo pomeriggio d’estate, in una strada deserta che conosco a memoria, in mezzo all’erba alta che nasconderà i rottami e me. Lontano da tutti, dalla possibilità di essere raggiunto, trovato. Chiuso nella pelle che mi avvolge e nel casco che mi lascia nel mondo sognato. Sorridere alla sorte, pensare che va tutto bene, ed ha un senso. La volontà di scegliere l’ultimo pensiero, aggrapparsi ad un istante di felicità passata, in modo da pareggiare il conto. Tutta la tristezza cancellata, l’equilibrio, calma e pace attorno, e tutto il resto che continua.
2 commenti
Quando prenderemo coscienza di non essere altro che materia e nulla più di una cosa, allora sarà ok.
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Brividi.
L'ho letto 2 volte... Mio zio è morto in un incidente in moto all'età di 24anni... E mi sono sempre chiesta cosa si provi in quel f****** istante...
Ciao Enrico