Sab
12
Gen
2019
DIORAMI
“Guarda Euridice, lo vedi quello strano incrocio tra una zebra e un cavallo?”
È appena entrati che ci accoglie il quagga e subito ci getta addosso la tristezza della sua estinzione per mano dell'uomo. Chissà se anche lui avrà percepito il desolante dolore di sentirsi l'ultimo, unicamente solo in un mondo in cui non c'è più posto, e tempo, per quelli come te.
Poi vengono i minerali e a seguire i fossili, con il besanosauro cristallizzato nel momento della sua morte con dentro di sé gli embrioni di una vita mai sbocciata: povera madre che seppur morta, per chissà quale motivo, 240 milioni di anni fa, ha su di me lo stesso impatto emotivo della mia gatta morta di parto quand'ero bambina.
“Euridice, guarda che meraviglia: un diorama!” Attraverso il vetro un alce, i castori, la foresta, il Canada e come bambine guardiamo estasiate quel frammento di mondo, quella sorta di fotogramma, che racconta l’attimo di una storia. Ci sembra di essere lì, invisibili voyeur di uno scorcio di vita che non ci appartiene.
“Guarda Euridice, quelle siamo noi!” Siamo noi, nude e distese in lontananza su una spiaggia sarda, mentre in primo piano campeggia una scogliera con gli uccelli marini.
“In questa vetrina invece ci sono io con la Lola a passeggio nella brughiera” . Euridice guarda il tasso e la volpe tra le ginestre e l'erica e infine mi vede, dipinta sul fondale, insieme alla mia cagnolina.
Passiamo oltre e nel diorama bianco di neve, io con le ciaspole ignoro, perché a me invisibili, la pernice, la lepre e l'ermellino. Euridice mi abbraccia per istinto, per scaldarmi.
Infine, due passi più in là, c'è un liquidambar e una donna seduta in riva a un laghetto con le carpe koi. Sembro io ma non mi riconosco: forse troppo vecchia, stanca, intristita? Non so, forse sì, son io nel diorama del futuro.
Euridice mi prende per mano e mi conduce all'aperto. C'è una bella giornata di sole oggi ai giardini di Porta Venezia e mi dice “tranquilla, non c'è paura che rimanga dopo un bacio e una carezza”. Questa volta è lei che mi bacia le lacrime asciugate poi dal caldo favogno. Eh si, ha ragione lei: eppure il vento soffia ancora.
16 commenti
A volte fantastico,immaginando, che anche le nostre vite siano dei diorami ,e che qualcuno ci osservi da qualche parte.
Raffy, ho dovuto leggerti più volte per capire i significati nascosti di ciò che hai scritto. Accidenti se sei difficile da capire e chissà se avrò mai capito bene 🤔. Però nonostante la difficoltà mi è sembrato di essere con te al museo di scienze naturali e di vederlo attraverso i tuoi occhi e il tuo cuore. Già, Raffy, non sei semplice e da questo capisco alcune cose e spero che tu non sia una persona che ci fa caso.
Ho dovuto googolare per tutto.
C'è una cosa che ammiro in te Raffy e per la quale confesso di essere piuttosto invidioso. La tua costante quasi ossessiva ricerca del bello in qualsiasi contesto o stato d'animo ti trovi. Che siano posti nuovi o familiari poco importa. Tu fai caso a tutto quello che ti circonda. Sia esso opera dell'uomo o del sommo artefice, niente passa inosservato. E hai il dono di farti meravigliare.
Qualcuno in passato ha derubricato questo tuo modo di essere a un passatempo da ricchi. Le cose non stanno così secondo me. Esistono i poveri e i ricchi così come i miserabili e gli arricchiti. La differenza è tutta nella considerazione in cui si tengono i bisogni primari di cui tutti siamo schiavi. L'affrancarsene ha poco a che vedere con il conto in banca. C'è chi attribuisce a tutto un prezzo e un valore venale. Non fa differenza se perché si vuole sfoggiare la possibilità di poterselo permettere o ci si incattivisce sulla sua irraggiungibilità.
Chi invece cerca di cogliere in continuazione un senso di meraviglia credo abbia qualche chance in più di allinearsi col senso della vita. Una scena dell'ultimo Samurai vede l'erede dei samurai giapponesi che parla con il soldato interpretato da Tom Cruise e sentenzia (cito a memoria) "si potrebbe spendere un'intera vita a cogliere le diverse sfumature di viola di questo fiore. Forse non sarebbe una vita indegna di essere vissuta"
Raffy Ho capito solamente che non sei serena , il tuo avere per essere non nutre più la tua nobile anima ?
Non è certo mia intenzione essere cripticamente complicata... O forse si, amo troppo il detto fra le righe, il suggerito sottoforma di bisbiglio confuso tra i rumori ambientali. So anche di essere di nicchia, per cui nessun blog, nessuna vasta scala: i miei pensieri sono per quei pochi, che conosco a uno a uno, amici di internet che sono capaci di districarsi tra i bivi dei miei labirinti.
Borromeo, credo di non aver compreso bene il tuo commento. Se non fossi sicura del fatto che tu mi conosca bene, direi che avresti preso un granchio: l'avere per essere è quanto di più lontano da me stessa e mi sembra di averlo scritto più e più volte. Per questo credo di aver mal interpretato il tuo commento. Oppure spiegami meglio.
Come un tramonto che riflette nuvole di passaggio, ma non minacciose, soltanto presenti ma di passaggio
Tremendamente sincero. Questo breve racconto è sprizzante di passione, direi un tuo amore che trova modo di dissetarsi dalla fontana delle passioni stesse. Mi è piaciuta la scelta del nome, soprattutto perchè e poi lei a prenderti per mano "a condurti fuori", alla luce. Curioso ma anche dichiarativo l'utilizzo del diorama: non a caso è titolo e vero soggetto di questa tua narrazione. Immagino sia tu, li seduta tra i pensieri, desideri e ricordi in questa profonda derealizzazione dell'animo tuo, della tua fenomenologia e che da visioni ai tuoi occhi. Tuttavia, mi chiedo Messer Favonio al di là di ciò che disperatamente vuol rappresentare, cosa in realtà sia per te. E ancora, quando lei ti prende e ti porta alla luce, da quale infero stai scappando? A me sembra di veder scorrere le immagini di una malinconica tristezza data dalla percezione che a volte si ha, di vivere in qualcosa di plastico, osservabile da fuori, allo stesso tempo la sensazione di oscillare tra la condizione della rassegnazione superficiale del vivere per non aver paura e la profondità dello spirito che ti porta ad avere vissuto tutte le stagioni della tua esistenza e perchè sei lungimirante arrivi quasi alla fine, saltando dal passato al futuro, alla vecchiaia. Arrivi quasi alla conclusione e questo passaggio di tempo ti turba profondamente. In questo apparente letargo di pensieri, una mano ti afferra e tu senti il vento della vita stessa addosso e torni così al presente regalando la malinconia del tuo viaggio in lacrime che hai versato e che lei ti sta asciugando. Ma una cosa non mi è chiara: perchè lei non deve restare dopo un bacio e una carezza? Ne hai forse paura?
- Non ti conosco, ma apprezzo molto questa parte di te che hai condiviso. Utilizzi una narrazione descrittiva e simbolica; mi piace la ricerca della natura e il suo volgere. E' un'idea di mondo e di vivere nel mondo migliore di molte altre che oggi vendono a caro al prezzo dell'illusione.
Magnolia, hai scritto parole bellissime e ti ringrazio come, a proposito, ringrazio Coleridge per il suo altrettanto gentile intervento.
Lo so che molti punti non sono chiari. In questa sorta di diario intimo che è per me Sfoghiamoci, manca un capitolo molto importante che ho volutamente omesso di raccontare perché troppo delicato e mi avrebbe, temo, causato possibili molestie.
No, non ho paura dei baci di Euridice, forse sono intristita dalla mancanza di reciprocità. Ma questo fatto è forse secondario.
Le mie paure sono più per i venti che abbattono piante e favoriscono incendi sempre più devastanti. Per quel panta rei os potamos, dove il fiume esonda travolgendo tutto e tutti. Mi sento più come un quagga o anche un dodo, che incapace di adattarsi a un ecosistema mutato vede rarefarsi via via il proprio futuro.
Io che ho la vita appoggiata sul bello che abbiamo dentro, provo angoscioso timore per una società sempre più lontana dall'armonia e dalla poesia della bellezza, anzi nutrita dalla barbarie di una politica capace di ripristinare la medioevale gogna dove un reo, per quanto vile, viene gettato in pasto alle masse per bieca propaganda populista.
Sono stanca, un po' di coccole ai cani e a letto...
Ciao @Raffy 😊 come sempre leggerti mi incanta e i tuoi scritti mi fanno riflettere, pensare, sognare.
Le anime sensibili sono purtroppo destinate a soffrire ma ti percepisco come una donna che in ogni caso, sa trovare la forza per affrontare le difficoltà della vita. Ti abbraccio forte 😘
una politica capace di ripristinare la medioevale gogna dove un reo, per quanto vile, viene gettato in pasto alle masse per bieca propaganda populista.
Ho capito a cosa ti riferisci e anch'io sono rimasto schifato dalla becera ostensione dello scalpo di Battisti da parte di alcuni dei più alti esponenti dello stato. Uno stato che si professa di diritto non può arrivare a mettere in piedi sceneggiate del genere, oltretutto con la chiara intenzione di sfamare il proprio elettorato.
Che poi a dirla tutta l'estradizione di Battisti è dovuta solamente al presidente brasiliano, mica a chissà quali doti del governo italiano 😰
Battisti e’ un assassino seriale , che per anni ha irriso, i familiari delle persone da lui assassinate e le autorità , con le sue passeggiate sulle spiagge , con i suoi libri e con quei sorrisini ironici . Per me hanno fatto bene , ad aspettarlo all’aereoporto , “ alla fine ti abbiamo preso “ Adesso ridi pezzo merda !!! E non fate i buonisti , un reo seppur vile , non rende giustizia alla storia di una vera merda Italiana , e state a sindacare sulla gogna mediatica ??? Raffy in una nostra conversazione Qui su sfoghiamoci , credo tu abbia scritto una cosa simile ad avere per essere
Da persona abbastanza apolitica e disillusa, sull'argomento Battisti il mio punto di vista è un po' a metà strada fra voi.
Ho visto il video e francamente la musica e la cinematografia se la sarebbero potuta risparmiare, ma più per la pateticità ed il cattivo gusto della messa in scena (per Battisti non nutro la minima pietà né compassione e per me avrebbero potuto fargli pure di peggio).
OGGETTIVAMENTE PARLANDO PERO' credo che il ministro abbia effettivamente commesso una violazione dell'articolo 42 bis dell'ordinamento penitenziario.
http://www.ristretti.it/areestudio/giuridici/op/opitaliano.htm#ART42bis
Per cui (sempre asetticamente ed applicando le regole come in fondo è giusto che sia) credo debba andare incontro ad un provvedimento disciplinare.
Borromeo, visto che usi il plurale credo che ti rivolga anche a me oltre che alla sfogante.
Nel mio commento non c'è alcun buonismo: a me battisti è sempre stato sul cazzo da subito ma qui si tratta, ripeto, di una gogna a uso e consumo propagandistico. Ma l'hai visto il video di toninelli? Ma che cazzo ha da vantarsi? Ma si, una volta il potere mostrava la sua "forza" con i patiboli in piazza, adesso coi video su facebook. Ognuno ha le piazze che si merita.
Ozy... Credo che il 42bis sia un obbligo imposto alla polizia penitenziaria, è vero che il ministro degli interni "governa" direttamente lorgano di polizia, ma non credo possa definirsi polizia penitenziaria.
Sembrerebbe proprio sia così Gage (avevo il tuo stesso dubbio). su Wiki la definizione recita:
Il Corpo di Polizia Penitenziaria è una delle quattro forze di polizia , dipendente dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia.
Per cui teoricamente (ma occorrerebbe approndire ancora un po') il comandante del corpo dovrebbe rispondere al ministro della giustizia.
In ogni caso o Bonafede o Basentini (o qualcuno alle dipendenze di Basentini) ha commesso la violazione.
Borromeo
Avere per essere non fa parte della mia filosofia di vita. Evidentemente quella frase da te riportata era riferita a qualcosa o qualcuno non corrispondente alla mia persona.
Che fossero i beni materiali tanto cari a mio marito?
Ciao @raffy74 è un po’ che ti leggo e stamattina devo dirti che mi sei piaciuta molto, hai forse scritto uno dei tuoi racconti migliori. C'è tutto, realtà sogno, solitudine e amicizia condensato in poche righe. Calcola poi che anch'io adoro i diorama e il gioco è fatto. Non so cosa ti stia succedendo ma ha ragione la tua amica, alla fine arriva il vento e spazza via tutto, nel bene e nel male.
Però alla fine le tue sono proprio perle gettate in un porcile di gente capace solo di scrivere di corna e/o insultare gli altri per mettersi su piedistalli di sterco. Perché non ti crei un tuo blog e lasci perdere sto posto di plebei?