Ven
19
Gen
2018
Mia figlia
Vedo una grande stanza piena del mio passato, dove le ampie finestre composte da un infrangibile vetro riflettente, sono in grado di filtrare i raggi solari di un alba invernale. La luce diviene calda e da una sensazione di tepore, in contrasto con quel cielo limpido e terso della stagione invernale. Le cime degli alberi spogli, disegnano filamenti di colore nero che percorrono i colori del mattino in lontananza. Sotto le finestre, un lungo banco da lavoro con molti oggetti che riconosco miei. I raggi del sole mettono in risalto la polvere, altrimenti invisibile, su ciò che è stato mio. Le mie prove, i miei esperimenti, le mie speranze convertite in oggetti, sono a testimonianza di quello che non ho raggiunto. Ripercorro il tempo osservandoli e, di ogni cosa, percepisco nuovamente quella sensazione di speranza svanita e del tempo,apparentemente, perduto. Sono in piedi, ad osservare l’inutilità del mio operato, l’esperienza maturata dagli sbagli pesa, come una vecchia pesante borsa degli attrezzi in cuoio, deformata dagli innumerevoli oggetti, talvolta, trasportati inutilmente. In questa visione di un futuro prossimo, una ragazzina siede su un vecchio divano in pelle nera graffiata e consumata. Osserva il mio passato, e tra gli oggetti impolverati cerca di fare sua l’idea di un mondo che non le appartiene.
Mentre tutto questo svanisce, torno al presente, e immerso nelle mille inutili parole che ho sentito in questi mesi, mi chiedo se piangerò vedendoti il primo giorno. Forse, ma di sicuro non per quella felicità pronunciata, dalla comune massa, per aver compiuto ciò che è nella nostra natura di esseri umani. Lo farò, senza mostrarlo, per averti involontariamente donato anche parte di ciò che, ho capito negli anni, essere sbagliato di me.
A mia figlia.
11 commenti
Mille auguri, Enry!
Bentornato. Speravo lo facessi.
Ciao Enry! Metti tutto in una vetrinetta! E tutto il meglio a te!
Eeeeehhhhh
Ma ciaooooooi enry!!!! Sei un grande!!!! Mi raccomando non buttare via nulla. Magari rendi più confortevole il locale per te e per lei perché tra poco si torna a sognare e a creare!!! Un abbraccio.
Osserva il mio passato, e tra gli oggetti impolverati cerca di fare sua l’idea di un mondo che non le appartiene.
La ragazza pensa: "sto vecchio, da morto, non poteva lasciarmi dei soldi invece di tutta questa immondizia. Adesso mi toccherà di chiamare uno svuota cantine e pagarlo pure. Lui e le sue carabattole...fancul!"
Mi pare di aver capito sarai padre!!, auguri :).
Hai ragione inno... Avevo mancato il passaggio... Auguri! 😀
Ciao Enry
Credo che la capacità di mettersi in discussione sia il punto di partenza per diventare una persona migliore e, a te, questa caratteristica non manca. L'importante è non cadere nell'eccesso opposto e diventare ipercritici verso se stessi.
Sono sicura che sarai un buon padre. Tanti auguri a te e alla nascitura.
Grazie a tutti voi. Questo sfogo l’ho scritto ad inizio dicembre ma pubblicato in ritardo, la piccola è nata un mese fa. Ho quindi un mese di esperienza come padre. Non ho mai provato fastidio, sofferenza, dubbio, se non marginale, non è mai passata in secondo piano. Lei ha la priorità; nulla ora è più importante. La osservo continuamente quando sono a casa dopo gli impegni lavorativi. Faccio tesoro delle sue espressioni, sguardi, gioie e fastidi; Il suo piccolo mondo è già così ricco di sfumature. La tengo spesso in braccio in modo che possa dormire avvolta in una coperta di coccole, cullata dal mio calore. Qualche volta però si sveglia e piange in un modo diverso, un pianto di paura improvviso. Lo fermo subito; ho questo potere: basta stringerla un po’ di più, darle un bacio e sussurrarle all’orecchio “io sono qui, va tutto bene non avere paura”. Non può capire le mie parole, ma probabilmente, il suono della voce che spesso la fa addormentare la sera è sufficiente.
Goditela, auguri.
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Ciao Enry!!!!
Che bella cosa hai scritto!