Sab
04
Nov
2017
Dimenticata da viva
Ho 42 anni. Sposata da 22 con un uomo che mi ha assolutamente e profondamente delusa e amareggiata. Che ha saputo regalarmi in questi anni solo problemi economici e dispiaceri. Solo solitudine e umiliazioni da parte di tutti ( non ci sa far rispettare dalla sua famiglia di origine e nemmeno nelle banali discussioni coi vicini di casa , ha saputo difenderci, proteggerci e starci vicino). Di lui ricordo solo le infinite uscite al cinema , a cena, in pizzeria , in discoteca coi colleghi e io a casa sola. Le nostre uscite rare, e le volte che mi ha lasciata ( l ultima con la nostra prima figlia che aveva 4 anni); a nulla valevano le mie lacrime e i miei " cosa ho fatto" visto che mi lasciava così, di punto in bianco.. E io aspettavo e lui puntualmente tornava ( non prima di avermi detto che era stata tutta colpa solo mia, e che io avrei dovuto cambiare). Dopo la nascita degli altri 2 figli ( che purtroppo hanno problemi di salute) le uscite e i " ti lascio" sono spariti; x lasciare spazio alla sua totale assenza ,anche se è in casa.quindi solo smartphone, solo tv, solo giochini ecc..in casa non fa nulla. È rancoroso e dispettoso. Si chiude in silenzi lunghi, ingiustificati, aggressivi. Fa LUI l offeso anche quando uno gli fa notare qualche SUA mancanza. Se si esce , è sempre a guardare le altre, e più di una volta ha fatto il cretino con sue colleghe davanti a me... E se io glielo dicevo lui replicava: "mah tu esageri, mica le ho messo le mani addosso"... coi miei genitori il rapporto è zero. Hanno fatto i veri genitori solo con la mia sorella maggiore e quindi non mi sfogo con loro. Coi vecchi colleghi nemmeno, non c'è più la confidenza di una volta; ora che ho smesso di lavorare x seguire i problemi di salute dei due maschietti, mi sono ritrovata ancora più sola. Sono triste e stanca. . Non so più cosa fare.
12 commenti
Risposta che può sembrare strana ma ... no.... avevo colleghe affezionate, ma che ora si sono allontanate da tempo..
Spesso la lettura dello sfogo risulta superflua rispetto a quello che già è chiaramente indicato dalla terza di copertina. La scelta del nick, unwanted, non desiderata, non richiesta. Non potrei pensare a niente di più appropriato per denunciare un'intima sensazione di alienazione, di non appartenenza a un qualsiasi consesso umano.
E poi il titolo dello sfogo. Dimenticata da viva. Mette i brividi, sembra il titolo di uno di quei cruenti thriller primi anni 70 che scommiottavsno Dario Argento. Oppure il titolo di un episodio di Jacula, il fumetto porno-vampiresco che turbava i sonni degli adolescenti di quello stesso periodo.
La lettura ne è una triste conferma. Sfogante, se ti lascia con una bambina di quattro anni non si piange pateticamente. Si dice: nce sta probblema. Vattene pure che alla bimba ci penso io. Non mettere più piede qua dentro che adesso ti faccio sputare un assegno di mantenimento che ti farà pentire d'essere nato. Salutamassorata
Sai hai centrato davvero molto... x non dire tutto. Ma all'epoca sono stata vigliacca.. non ce l ho fatta a non riprendermelo; ero molto innamorata ( anche se può sembrare strano).. so solo che ora non capisco nulla nemmeno di me stessa. Mi sento svuotata. E ho molto rancore x lui e anche x i miei genitori , che non mi hanno mai considerata. Forse con una una famiglia protettiva , all' epoca avrei trovato il coraggio di crescermi sola la bambina; perché in fondo avrei contato anche su mamma e papà; cosa che sembra assurda , ma non ho MAI potuto fare.
meno raro di quello che si crede, non avere l'aiuto della propria famiglia
È successo anche a te marialuce? È triste che quelli che ti dovrebbero tutelare e aiutare , sono i primi ad essere freddi lontani e assenti
i mei genitori sono brave persone ma non ci sono mai, nel quotidiano
se ho bisogno di aiuto per qualsiasi cosa
e quando ho provato a parlare con loro che avevo dei problemi a casa e pensavo a separarmi, mio padremi ha detto che non se lo aspettava e ha chiuso l'argomento, mia madre mi ha detto che in ogni caso avrei dovuto sopportare per il bene dei figli, punto
mi avrebbero condannato, mai ripresa a casa
e non mi avrebbero aiutato in nulla
anche dopo la nascita del primo figlio, mi è stato detto chiaramente che non mi avrebbero dato una mano per il lavoro, neanche un giorno a settimana
c'è un po di distanza, un'ora di macchina, non avrei preteso mai un aiuto a tempo pieno
ma magari veniva atrovarmi olo mia mamma quando faceva piacere a lei, e mai quando poteva servire a me
nelle rare volte che mi hannno aiutato è stata calata dall'alto
qualche mese fa, considerando che era estate, quindi niente scuola, in condizioni diverse sarei volentieri andata dai miei per far chiarezza sul mio matrimonio
lo stesso nelle 7 estate passate, ma mai mi sarebbe stato concesso
duro da ammettere, ma vero
di fatto, negli ultimi tempi, nonstante le difficiltà, alla fine sento più vicino mio marito dei mei genitori
mia sorella poi se si ricorda il copleanno dei miei figli è un miracolo
mi è dispiaciuto sentirmi cosi sola, fai anche un bilancio pesante della tua vita e mi sono anche chiesta cosa ho di sbagliato per aver rapporti cosi pessimi con chi mi dovrebbe amare e aiutare
mi ha messa in grande difficoltà
poi ho pensato alla mia cucina di nnnn grado che è come una sorella per me, alla mia migliore amica, e alle persone che mi vogliono bene
dei nostri amici hanno perfino chiamato la figlia col mio vero nome, perchè volevano darle il nome di una persona a cui tenevano tanto
e quindi alla fine è andata meglio
unaa mia amica per una cosa burocratica dei figli mi ha detto "non ti preoccupare, ci penso io"
l'ho abbracciata forte, e ho pensato a quante volte avrei voluto sentire le parole magiche "non ti preoccupare, ci sono io vicino a te!
poi magari facevo tutto da sola lo stesso, ma poche volte ho sentito la bella rassicurazione di che si prende cura di te
per anni c'era nel mio matrimonio, poi è svanito
non ritorneremo mai a quel livello di complicità, ma forse piano piano mi sento un po meno sola
marialuce
un post che vale uno sfogo... sei così sicura che non si possa ricucire il rapporto con tuo marito?
dovrei saperla la risposta, perchè se stai quì è per colmare un bisogno (di solito, non sempre vero), però nella vita c'è sempre tempo per farsi meravigliare.
meglio, va meglio
non risponde più male, non entra più in casa senza salutare e poi stare per i fatti suoi
ha pure portato un giorno il figlio grande al torneo di calcio, beccandosi un torneo vicino casa dalle 16 alle 21
sopravvivendo pure!
addirittura mi chiama tre volte al giorno
e qualche sera abbiamo pure riparlato un po
ci sono dei momenti che non sono il massimo, ma abbiamo ripreso a ricordare come stavamo bene insieme, come per 10 lunghi anni ci saimo voluti davvero bene
certo la sua visione di famiglia è simile a quella dell'800
o almeno lo è diventata con l'arrivo dei figli
ed è abbastanza scontato che io per i figli pensi a tutto, li porti a tutto
e probabimente questo concetto non si modificherà poi molto perchè da un aparte c'è poco a casa e il fine settimana ha comunque le sue cose da fare e dopo c'è il tempo se avanza per noi
però ad un po di conclusioni sono giunta e già questo è tanto
che anche se ha un carattere particolare e spesso è assente alla fine se non ci fosse mi mancherebbe
e non è poco
ho smesso di ripensare al passato
e cerchiamo di non litigare più
e non se la prende più con me se è arrabbiato per il lavoro o preoccupato per qualcosa
magari non dura, ma apprezzo che ci stia provando
questo sito mi aiutato a riflettere tanto
per carattere, non mi sono mai accontentata
non sono per le vie di mezzo
e per stare con una persona devo starci bene, quindi cè da fare, perchè non sono una a cui basta nè una situazione di tranquillità di comodo nè una via di mezzo
non torneremo a d avere quello che abbiamo perso, che è stato ben oltre quello che pensavo avrei avuto stando con una persona
ma possiamo andare avanti e vedere che succede, forse dopo tanti anni
quasi 8 anni
ha ascoltato quello che gli dicevo
ha cominciato a capire che avevamo preso una strada che ci allontanava ogni giorno
che per me era difficile stare in casa con una persona sempre arrabbiata e che cominciavo a star meglio senza
e che doveva decidere che fare, se provarcio no, perchè non avrei continuato a provarci da sola
sono passi in avanti, ho messo giù l'orgoglio di persona ferita che dice "ormai è troppo tardi, ci dovevi pensare prima"
atteggiamento che ho avuto
e si va avanti
almeno per ora non importa se sono passati tanti anni
quest'estate poi ho avuto un sacco di problemi con la mia famiglia assente e alla fine mi ha ascoltato, abbiamo ripreso a parlare anche di cose che ci faceva fatica tirare fuori
si fa un passo per volta
ma sono più serena
e per me non è poco
è dall'inizio dell'anno che mi sono data un tempo massimo, settembre, per vedere se si tovava un punto d'incontro oppure no, e che avrei preso una decisone
fosse pure quella di rimanere per i figli ma farsi ognuno la propria vita
poi lui ha fatto dei passi verso di me
ed io ho pensato che comunque non mi sarei riavvicinata ad altre persone, non sono il tipo, ho pensato che per me sarebbe stato doloroso vederlo con un'altra persona
è stata un'estate complicata, in cui ad un certo punto avvo perso tutti i miei punti di riferimento, messo in discussione tutte le mie scelte, è stato bello solo il sole
ho preso decisioni pure sul lavoro
non mi sono fatta mancare nulla
ma avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno, che non mi conoscesse, che non ci conoscesse, perchè tutti i nostri amici sono comuni e ci conoscono da 20 anni
ora, ad un paio di persone care, ho tolto la maschera e raccontato come stavano le cose
anche nella vita vera
e per me è stato un passo in avanti grosso
perchè nel real word ho sempre il mio sorriso, faccio trapelare pochissime cose, sono abituata ad affrontare problemi, a decidere in fretta
e ad un certo punto mi stava cadendo il castello di carta
ma per tornare alla tua domanda, rimango un ottimista
e una che non si arrende
se continueremo ad essere in due, andremo avanti
e magari torneremo pure a stare bene
a ridere insieme
a considerare un grande evento una cena speciale preparata in casa solo per il piacere di stare insieme
la vita ha tante facce e tanti cambi improvvisi
incrocio le dita
No... non incrociare le dita, la sorte siamo noi e le nostre scelte, la sorte è fra le vostre dita, si sceglie sempre continuamente, ogni respiro ogni passo è il frutto di una decisione.
invidio te e tutti coloro che riescono a chiamare per nome i propri "problemi", non ho questo coraggio, non ho mai "svelato" pubblicamente il mio fardello neanche quà dentro, (quasi) solo sfoghi sciocchi ed inconcludenti... tranne quelli da anonimo... quelli che voglio dimenticare.
un abbraccio a te e alla tua famiglia tutta.
ti ringrazio tanto per le tue parole
l'anonimato ha me ha aiutato a tirar fuori le mie difficoltà, anche se si diventa un nome, con la propria storia, in ogni caso si è lotani dalla propria vita, nessuno conosce il tuo nome o il tuo volto
a volte ci penso se chi mi conosce nel real world potrebbe mai riconoscermi nei meie scritti, probabilmente nessuno o solo le rare persone con cui ho cominciato ad aprirmi, per previ attimi
ma credo difficilmente chi mi conosce collegherebbe i miei sfoghi alla mia vita
un amico comune, ma grande amico di mio marito, che lavora con noi, mi dice spessissimo quanto si deva quanto mio marito mi ami da come mi guarda, quando passo, quando faccio qualsiasi cosa
e a me invece a volte sembra che ogni volta che mi veda i chieda qualcosa da fare! forse la verità sta nel mezzo
ma a volte in anonimato si raccontano cose che negherei nel modo più fermo nella mia vita, ma mi ha ftto tanto bene tirare fuori il rospo
che non mi andava più giù
mi ha dato la forza per ripartire, per provare ad affrontare quello che mi faceva star male
avevo bisogno di dirlo a qualcuno
per 10 anni se avevo una difficoltà parlavo ccon miomarito, che era mio marito prima di tutto ma anche il mio più caro amico, la persona di cui mi fidavo di più
e non vovevo parlarne con chi ci conosce entrambi
con la mia famiglia è stato impossibile
ma dovevo tirarlo fuori
ognuno di noi arriva qui per qualcsa che non va nella propria vita
leggendoti, è vero, non ho mai capito cosa ti porti dentro e cosa ti ha portato qui
non è obbligatorio tirare fuori il proprio problema, e soprattutto uno deve fare ciò che sente
ma per me è stato coe aprire il tappo di una pentola apressione
e ora mi sento meglio, tanto, nonostante ci sia tanto da fare, ho trovato una direzione da seguire
ho fatto chiarezza
grazie per l'abbraccio, che ricambio con grande affetto
Grazie della risposta marialuce. Io sono messa come te coi genitori però forse i miei sono più egoisti e indifferenti. Per non darmi una mano hanno anche minimizzato i problemi di salute dei due maschietti. I tuoi sono a un ora di macchina, i miei mi abitano di fronte. Peggio ancora
Scusa, ma la domanda รจ partita senza il mio controllo
E non hai amici, autrice?