Ven
19
Mag
2017
Perché devo essere considerato un idiota solo perché non voglio guidare?
Scrivo solo per sfogarmi, lo faccio qui in anonimo perché nella vita reale non saprei con chi farlo.
Mi sento una merda per colpa del giudizio altrui e tutto perché ho deciso di non guidare.
Presi la patente B a 18 anni spinto da mio padre, il classico fanatico dell'auto, uno che non ha mai preso un autobus in vita sua e prende l'auto anche per fare 300 metri. Feci la teoria con 0 errori e dopo una 20ina di guide superai pure l'esame pratico. Però durante le guide non guidavo bene, io sono il tipo che non sa gestire le situazioni caotiche per non parlare poi delle manovre, sopratutto la retro. Anche l'istruttore lo diceva. Ero conscio della mia incapacità ma avevo 18 anni, a quella età si è incoscienti, non si vedono i pericoli e avessi avuto un auto mia mi sarei buttato a guidare. Però non ce l'avevo ne c'era la volontà in famiglia di comprarla. Io facevo il 5° scientifico, qualcosa sufficiente per la benzina riuscivo a metterla da parte, ma non sufficiente a comprarmi una macchina usata e pagare l'assicurazione per un neopatentato. In casa, con la scusa che non era il caso di pagare due assicurazioni e due tasse di circolazione, anche quando si cambiava l'auto perché troppo vecchia con una nuova mio padre non ha mai voluto tenere la vecchia per darla a me per farci esperienza. D'altronde la cosa non era nuova: anche mia madre da neopatentata dovette rassegnarsi a non avere auto, e si che lei lavorava ma così volle mio padre. Ed ora mia madre ha più di 50 anni e non guida perché ha preso paura e tutte le volte maledice di non aver insistito per avere un auto sua da neopatentata. Io feci il suo stesso errore: non insistetti. D'altronde quando mai io ho insistito per qualcosa? Mai avuto una bici o un motorino, mai avuto libertà né amici o vita sociale. Mai chiesto anche solo i soldi per le figurine: vedevo i miei compagni delle elementari che ci giocavano ed io volevo essere come loro ma mi vergognavo come un cane a chiedere i soldi per comprarle. Ero e sono rimasto un asociale. Non avevo amici e non dovevo quindi uscire la sera, il sabato o la domenica e quindi un mezzo di trasporto personale non mi serviva. A scuola la mattina mi ci accompagnavano i miei e di giorno tornavo con l'autobus. Poi venne l'università, a Roma, ed io non sono romano e pure li non chiesi l'auto ma mi rassegnai ad andare e venire con i mezzi pubblici. Insomma, per farla breve, sono arrivato che quando l'auto potevo permettermela non volevo più guidare io. Perché oramai non ero più un 18enne incosciente ma un adulto capace di rendersi conto dei suoi limiti nella guida ed dei pericoli della strada. Pazzi che guidano credendosi su una pista di F1, pedoni che sbucano d'avanti senza guardare, ciclisti che cercano il suicidio eccetera: Sono tutte cose che a 18 anni non noti ma da adulto si. E non guido, non voglio guidare. Mi sposto con i mezzi pubblici anche se ci impiego 4 volte tanto. Non mi importa: il gioco non vale la candela. Però mi sento una merda perché la gente mi fa sentire tale. Mi vedono sull'autobus o che me la faccio a piedi e mi chiedono dov'è la macchina. Quando gli dico che non guido li vedo che si trattengono a stento dal ridermi in faccia: Uno con la patente che a quasi 30 anni non guida è un coglione, un fesso. E a volte lo penso anche io quando vedo i figli diciottenni dei miei vicini o quelli dei parenti tutti con la loro bella auto personale. Così come mi sentivo un fallito quando vedevo i miei compagni di liceo tutti con il motorino e poi a 18 anni tutti con l'auto. Non parliamo poi delle discussioni in famiglia. Vengo considerato un minorato mentale. Ultimamente è anche peggio. Per una vita mio padre ha detto che una macchina in famiglia bastava ed avanzava ora, invece, ha comprato una nuova auto senza voler rottamare la vecchia e non passa giorno che non mi mortifichi rimproverandomi perché non la guido. Mi dice che sono un pazzo, stupido, fissato. Che non otterrò mai nulla nella vita. Alza la voce. Urla che lui si è stufato. Ma stufato di che se io non ti chiedo nulla? Che me ne frega che si pagano 2 assicurazioni e due tasse di circolazione? Lavoriamo in 3, non moriremo certo di fame per questo. Eppoi non te l'ho chiesto io anzi mi sono sempre detto contrario ad una nuova auto. E poi perché diavolo non lo hai fatto quando avevo 18 anni e non potevo permettermela ma volevo guidare? Ora no, e troppo tardi ma lui non lo accetta e contribuisce a farmi sentire ancora più inadeguato. Mi dice sempre che sta diventando anziano e che se gli prende un accidente se non guido chi lo accompagna all'ospedale? Ma io che ci posso fare se non mi sento sicuro a guidare? Che devo passare un guaio per far contenti gli altri? A volte spinto dal desiderio di non sentirmi diverso vorrei guidare ma ci ho provato, non è cosa per me. Vedo pericoli dappertutto e reagisco in maniera inconsueta alle manovre spericolate altrui con il risultato che loro non si fanno nulla e io rischio. Vado così piano che dietro è un coro di gente che suona e bestemmia, mi sorpassano e mi guardano con fare minaccioso o faccia schifata: vado così piano che ho paura che nelle curve mi tamponino. Alla scuola guida c'era la scritta "Scuola guida" a caratteri cubitali a proteggermi. Basta, non voglio guidare. Non ne posso più. Mi sto esaurendo mentalmente. Io già sono asociale di mio ma ora ho paura anche solo di parlare con le persone per paura che possa uscire fuori l'argomento auto. A volte ho certe crisi che fatico anche a prendere sonno. Vaffanculo a tutti i fanatici dell'auto. Io ho sempre fatto tutto da solo, non ho mai chiesto nulla a nessuno. Perché mi dovete far sentire una merda solo perché non guido? Che cazzo vi ho fatto di male? Vi auguro tutto il male possibile. Che possiate passare un guaio con le vostre belle automobiline del cazzo e verrò a ridervi in faccia!
19 commenti
il problema tuo non è la guida, è la tua famiglia.
InquietaMente
Grazie. Sapere che non sono l'unico mi fa sentire meno male.
Hai capito al volo: chi è assuefatto alla guida non riesce a capire le motivazioni di chi non guida. Tutti a pensare che abbia perso la mano o che soffra di ansia da guida. Tutti ad offrirsi di impartirmi lezioni. Non lo vogliono capire che non guido perché ci sono troppe situazioni pericolose che esulano dal mio controllo. Con mio padre oramai è inutile, ne ha fatto una questione d'onore: il figlio deve guidare perché non vuol fare la figura di chi ha il figlio impedito. Uno di questi giorni giuro che prendo quel catorcio di auto, allaccio la cintura e vado volontariamente a sbattere contro un lampione a 80km/h così finisce allo scasso e speriamo che finisca anche questa storia che mi sta esaurendo.
PS Ti posso chiedere quanto tempo hai guidato prima di smettere? C'è stato qualche incidente che ti ha fatto smettere ed arrivare alle conclusioni odierne? Scusa se mi faccio i fatti tuoi.
Ciao Crepitus, nessun problema, anzi forse scriverne aiuterà anche me a sfogarmi un po' sull'argomento.
Dunque ho giudato, non in maniera continuativa, per circa un anno e mezzo prima di smettere. E' una cosa che non ho mai fatto volentieri: mi iscrissi a una scuola guida solo a diciannove anni, dopo che tutte le mie amiche avevano già preso la patente e solo perché i miei mi stressavano per questa cosa. Ho sempre guidato malvolentieri: ricordo ancora la sensazione di liberazione quando, alla fine di un tragitto, parcheggiavo l'auto; era come se un masso si levasse dal mio stomaco. Ancora oggi penso non ci sia un'espessione che rende meglio l'idea di "togliersi un peso dallo stomaco".
Non ho mai avuto incidenti, però ho conosciuto diverse persone morte in incidenti stradali e questo, forse, ha aumentato la mia paura.
Poi tieni conto che il mio paese, pur essendo piccolo, è attraversato da una strada statale e da una provinciale, quindi di fatto è impossibile spostarsi anche solo in un comune vicino evitando il traffico di mezzi pesanti, cosa che mi faceva stare ancor meno tranquilla.
Un errore madornale che ho commesso è stato quello di guidare con mio padre in auto: tutti i parenti mi sconsigliavano di farlo perché è la persona più paurosa al mondo, in grado di caricarti d'ansia come pochi. Ricordo in particolare un viaggio di circa dodici km con lui, mia madre e mia sorella: avevo la patente da poco e, ogni volta che cambiavo la marcia, "grattavo". In corrispondenza ad ogni grattata partiva una bestemmia seguita da un: "Non si può guidare così!". Alla fine eravamo entrambi stremati e ci urlavamo reciprocamente che lui non sarebbe più salito in auto con me.
Inquieta anche mio padre era uguale con la mano fissa sul freno a mano, mi metteva un'ansia tremenda, mi trasmetteva paura e basta. Menomale l' istruttore era molto bravo, ma ce ne vollero di guide prima che imparassi. Adesso senza auto non saprei davvero come gestirmi in un paese come il mio che non è mal servito da mezzi pubblici.
Io ho un'amica che non guida, ha smesso perché gli venivano gli attacchi di panico, si fermava in mezzo alla strada e non riusciva più a muoversi. Ho provato a dirle di fare qualche lezione con l'istruttore ma il solo pensiero le.crea anche a distanza di anni agitazione.
Crepitus vivere senza la comodità dell'auto non è facile ma nemmeno impossibile.
premesso che non ho letto tutto lo sfogo perchè non ne ho voglia...
capisco le tue paure, capisco che le persone che vogliono importi una scelta non fanno altro che farti incaponire ancor di più sulla tua posizione, capisco che non è facile, capisco l'imbarazzo, capisco la paura del fallimento, capisco la pressione, capisco l'ansia solo all'idea di stare li in strada e dover fare manovra mentre il resto del mondo ti guarda (che poi tranquillo in realtà si frma e ne approfitta per mandare un messaggino), capisco che è più facile rassegnarsi e dirsi che non si è capaci, capisco che ad un certo punto diventa difficile capire se lo fai per te stesso , per libera scelta, o solo perchè ne hai le @@ piene delle persone che cercano di spiegarti come vivere.
(quando scrivo capisco intendo dire proprio che capisco)
magari fallo all'insaputa di tutti o con qualcuno di cui ti fidi, datti tempo (consapevole però che l'istruttore di guida che per definizione è stronzo non te ne darà, ma considera che per fortuna lo vedrai solo nel periodo delle guide e non dovrai portartelo dietro a vita), provaci a piccoli passi
non è scritto da nessuna parte che devi arrivare ai 120 km/h il primo giorno, prima si prende confidenza con il mezzo con le proprie capacità di controllo, si acquisisce fiducia ed il resto vien da se
stesso discorso vale per @Inquieta
carissima il problema non sono le persone che rompono e l'imparare a fregarsene (non solo quello almeno), il problema è superare i propri limiti che sono al 90% mentali....
guidre alla fine potrà aiutarvi anche ad evadere dalla gabbia in cui siete.
Immaginate un bel sabato mattina di primavera di scorrazzare tranquillamente (non piu di 20 all'ora) con la vostra auto sul lungomare di qualche bella città vicina a dove abitate i finestrini abbassati, la salsedine che vi inebria, nssuno che vi rompe l'anima, siete tranquilli, rilassati...può essere realtà
Narciso, nel mio caso, non ho buon ricordo nemmeno del mio istruttore. Non che m'insultasse o mi facesse nascere ulteriori paure come mi è capitato di leggere qui sul sito in alcuni sfoghi, si limitava ad alzare la voce perché diceva che facevo ronzare troppo il motore prima di cambiare la marcia, ma io l'ho vissuta male lo stesso: insomma, se uno non ha mai guidato non ci si può aspettare la perfezione!
Anche il mio paese non è granché servito dai mezzi, ma per me qualsiasi cosa è meglio che rimettermi al volante.
Scusa se te lo scrivo, non lo faccio con l'intenzione di offenderti, ma non credi che se la tua amica fosse convinta di poter riprendere a guidare avrebbe pensato da sola alla soluzione di prendere qualche lezione?
Lo so che questi suggerimenti non sono dati con cattiveria, ma da chi non guida sono percepiti come una presa per i fondelli. Suggeriresti mai ad una persona con la fobia dei rettili di prendersi un pitone come animale da compagnia per vincere la propria paura? Non credo eppure, quando si tratta di paura della guida, tutti ti dicono che la soluzione è guidare!
Quindi faccio un appello a chiunque legga questo commento: quando parlate con una persona che ha il rifiuto della guida, non consigliatele di prendere lezioni, l'unico effetto che otterrete è quello di farla stare peggio.
Inquieta è vero, adesso lo so e.di.certo non ho.insistito. Però essendo un'amica cara, peraltro ci conosciamo da quando siamo nate , ho provato con lei ad affrontare il discorso e dare qualche consiglio, giusto o.sbagliato che potesse essere. Ovviamente adesso che so,.che.anche parlarne le.crea disturbo, per me l'argomento.è chiuso
Scusa ma nemmeno i VIPS guidano.... ognuno dev essere libero di scegliere come.vivere la propria vita, non.farti venire crisi per colpa di cretini che non hanno niente da fare ... la prossima volta che ti chiedono perche non.guidi tu digli che hai l autista privato cosi dovrebbero zittirsi....
è una fobia. si è concretizzata sulla guida ma la causa è il conflitto col padre. per me è così. ci scommetterei qualche 100 euri.
Narciso, sono sicura che la tua amica ha apprezzato il fatto che tu non abbia insistito.
Se in futuro vorra` tornare sull'argomento, sara` lei la prima a cercare un parere/consiglio da te. Quando si tratta di fobie ogni forzatura e` controproducente.
Guarda, io sono un maschietto di 39 anni suonati che non ha mai guidato né pensa di farlo in futuro... e che vive bene lo stesso, fregandosene altamente di ciò che pensa la gente. Ah, dimenticavo: chi ti giudica per questo non merita la benché minima considerazione. Dammi retta: la vita è troppo breve per sprecarla dando importanza ai bassifondi della filosofia e alla retorica da strapazzo. Tanti saluti da Enomis l'Eresiarca. ^_____^
Solidarietà
Argomento vecchio
Anche io sono come te solo che i miei non mi fanno sentire così
Ma purtroppo tutto il resto è vero
Un abbraccione
Ciao
Io ti capisco. Ho preso la patente, da 2 anni ed ancora mi sento nervosa alla guida.
Prendo la macchina solo se necessario, e quando lo faccio, sento guido piano e nervosape tutto il tragitto.
Alcuni miei cugini, che hanno già la macchina, mi prendono in giro e mi ridono in faccia per wuesto. Lo so, sono dei coglioni perché non e giusto giudicare una persona solo perché non guida.
Ma sai ho capito una cosa, e vorrei condividerla con te. "FREGATENE, DI TUTTO CIÒ CHE GLI ALTRI PENSANO" . Siamo in un paese libero e se io non voglio guidare, non lo faccio. Non ascoltare gli altri, se vuoi guida se no prendi l'autobus.
Non puoi semtirs al di sotto degli altri solo perché non guidi. Saper guardare non e sinonimo di intelligenza.
Infine, prova a guidare in posti isolari, non trafficati, piano piano ti abituerai.
Cari, io non guido più da dieci anni e più ormai. Avevo sempre paura di non vedere ai lati della strada e dietro. In effetti, soffro un problema di vista che non riesco a correggere nemmeno con gli occhiali anche se secondo i medici ci vedrei bene. Prima forzata a prendere lezioni a 21 anni. Poi ho mollato, facendole buttare via i soldi eeheh. Mi iscrissi a scuola guida nuovamente a 28 anni, passando brillantemente i quiz ma avendo qualch difficoltà alla guida. Poi ho trovato qualsiasi scusa per non guidare e ora ho fatto scadere la patente apposta. Chissà che non capiscano!!!
Tanto per metterci i miei 10 cent. Fregatevene di quello ch vi dicono gli altri. In genere i famigliari vi spingono a fare la patente solo per farsi scarrozzare da voi. Se non vi sentite, evitate.
Io, ovviamente, abito in un Paese dove i mezzi funzionano e mi ci sono trasferita apposta. Secondo me guidare appartiene alla preistoria e inquina pure! Inoltre, si risparmiano pure tanto soldi in assicurazione, benzina e stress vari (ricerca di parcheggio, idioti sulla strada ecc.).
Ciao a tutti
Adesso a quasi 50 anni me ne frego del giudizio
Della gente uso tanto la bici anche per fare la spesa
A chi mi chiede come fai a fare la spesa la mia risposta
O con i contanti o con la carta di credito stai sicuro che
Non parlano più . Di sicuro non è facile ma si può vivere
Senza patente altre cose nella vita sono indispensabili
Sono piccoli traumi anche inconsci dovuti spesso da piccolo la maggior parte è il padre che non capisce la situazione, facendo questo trauma o (violenza) psicologica non voluta,,a persone troppo sensibili che sarebbero perfette per tantissime situazioni,,anche io ho la stessa insicurezza perché sono troppo preciso e penso anche a tutti gli imprevisti anche esterni di altri guidatori,di chiama AMAXSOFOBIA ,l'insicurezza di guidare una macchina,la mia per esempio è stata creata avendo purtroppo un padre anziano e di conseguenza avevo bisogno più di essere spronato tranquillizzato rassicurato con un padre ormai anziano che si dedicava ai miei fratelli molto più grandi a guidare,poi nel passato del tempo si è invecchiato ed io ero giovane,in quel momento mi serviva come tutti i miei fratelli,,ed io guidavo un po' con gli amici ma non ho più voluto affrontare la scuola per prenderla,odio anche la confusione lo stress la frenesia della capitale è tutto così assurdo..ho rinunciato spesso a rapporti troppo lunghi anche se le donne non facevano caso più di tanto mi sentivo in un grande imbarazzo..nel tempo si trasforma per una vera e propria fobia,,ma la mia è Trana perché non ho paura di guidare scooter o altro a due ruote,,ora non ho la voglia di andare alla autoscuola, comunque ti capisco e hai ragione in tutto,fondiamo un club :-) la nostra sensibilità non ha prezzo:-)
Guida....
Ciao, ho letto il tuo sfogo e ti capisco benissimo....ormai se non guidi sei un alieno, anche io sono sempre stata molto insicura e mi sono sentita giudicata dalla gente quando sono rimasta traumatizzata da un sinistro... Non sei il solo. Ricordati di fare solo ciò che ti senti di fare.... Non essere come me che a tutti i costi voglio vincere le mie paure e alla fine faccio solo guai. Ora ho molta più paura perché la gente se la sfiori come minimo si fa portare all ospedale e tu passi i guai per tutta la vita, processi, condanne penali, omicidio stradale e chi più ne ha più ne metta..... No no non ci tengo proprio!!! So che verrà sempre visto come un limite, che sarò additata come la scema di turno, ma non voglio andare in carcere o sotto processo per qualche cretino che non sta attento e che pensa che la strada sia la sua. Potrei raccontarti tanti episodi di tragedie scansate quando sono stata in macchina con mio padre o il mio fidanzato che,se non fosse per l abilità e la prontezza del guidatore sicuro ed esperto, sarebbero accadute e avrebbero portato conseguenze gravi per noi pur non avendo colpe. Vivi la tua vita come senti di poter fare, anche perché l'ansia in certi casi fa bene, in altri come alla guida provoca danni. Non sarà la fine del mondo!!!!
Non guidare è una tua leggittima scelta ma...
io ti capisco benissimo, neanche io guido, o meglio guido ma molto di rado e non mi allontano mai , ho un problema nel ricordarmi le strade e di attenzione troppa ansia
Tu hai tutta la legittimità del caso nel non guidare senza essere per questo un idiota.
Tuttavia non guidare significa avere pochissimo successo con le ragazze, pochissimi appuntamenti amorosi, lo so perchè l'ho vissuto sulla mia pelle.
sembra brutto da dire ma è cosi, se riuscirai a prendere coscienza di quello a cui rinuncerai allora fregatene di tutti
Ti capisco: anch'io odiavo giudare e non lo faccio da anni; nel mio caso, essendo una donna, le critiche non sono così pesanti, ma c'è sempre qualche idiota che t'invita a riprovare: "Perché non prendi di nuovo qualche lezione di guida?" ti chiede il genio di turno. Tu vorresti rispondere: "Perché, o esimia testa di c...o, il mio problema è soprattutto una questione di mancanza di controllo. A cosa mi può servire fare qualche guida con un istruttutore, se quando porto l'auto da sola non posso avere la certezza che il ciclista ottantenne non si sposti di colpo al centro della carreggiata, un bambino non mi attraversi la strada di corsa o un'auto ferma a uno stop decida di non darmi la precedenza?" In effetti questo è quello che poi dico, omettendo il simpatico vocativo, ma niente: gli altri non capiscono perché non hanno la stessa paura.
L'unica cosa è imparare a fregarsene: se con i mezzi riesci a spostarti lo stesso, non ne farei una tragedia. Al massimo, quando arriveranno sul mercato le auto che si guidano da sole ti comprerai una di quelle.
Nel frattempo, di' a tuo padre, che se non vuole sprecare soldi, non deve far altro che far rottamare la vostra vecchia auto.