Mer
10
Mag
2017
Dolce malinconica
Si abbassa e sfiora con la mano lo stipite della porta, mentre la chiude e impedisce al gatto di uscire, incuriosito ed attratto dal mondo esterno. Sola sulla soglia, cerca di lasciar andare quello che non può più trattenere. Una dolce ragazza che dietro al suo sorriso disponibile, ha sempre nascosto una tristezza ed una malinconia a tutti sconosciuta. Deve chiudere, girarsi ad andare avanti, voltarsi e cancellare il timore che ha nei confronti del futuro che l'attende. Uscire di casa, per proseguire in un nuovo giorno che conserva tutto quello che c'è dentro di lei. La citta, il quartiere, le persone che conscono in verità solo il suo sorriso; fanno da cornice alla vita, ai suoi pensieri, ai treni presi, a quelli persi, al tempo passato a rifugiarsi tra le coccole di un caldo maglione, a un libro che l'accompagna nel suo cammino malinconico, nell'inciampare nelle pozzanghere di tristezza che le si presentano davanti, nelle poche cose che ha, e a tutto quello che vorrebbe avere. La vedo in un tiepido autunno inoltrato, in una moltitudine di colori caldi e leggermente sbiaditi, immortalati in un rullino estratto da una nikon F2. In una grande città che la accoglie, la fa sentire a casa. Lei, nei suoi sorrisi e nelle cose che sente sue, nella sua paura di non essere veramente voluta ed amata, lei che cammina in quelle foto piene di un torpore d'immagine che non esiste più e non ho mai potuto vivere. Te le vorrei regalare, in modo che tu possa un giorno, guardandole, sorridere ripensando ad un timore ormai scomparso.
SantaDubito
4 commenti
Mi fa piacere SantaDubito. Avrei voluto scrivere di te più di un'anno fa ma non ho mai trovato l'spirazione giusta. Ho letto, diverso tempo dopo essere stato pubblicato, un tuo sfogo: "Zuccherino Dolce"; da li è nato tutto. Ti sono andato a cercare e nelle parole ti ho immaginata in una Parigi di inizio anni 70. Chissà se un giorno riuscirò a descriverti le foto che non ho mai fatto ;-)
Allora aspetterò un giorno il secondo episodio "La foto che non ho mai fatto" :)
L'atmosfera è proprio quella giusta comunque. Non so se ti fa piacere saperlo, ma la canzone con cui scrissi quello sfogo era, appunto, "zuccherino dolce" di Raphael Gualazzi, ascoltala e dimmi se ti da la sensazione giusta.
A me è sempre sembrata frenetica e maliconconica allo stesso tempo, indovina chi mi ricorda? ;)
Ho indovinato allora! In quella visione , avuta un tardo pomeriggio mentre sistemavo le margherite in balcone, sei proprio tu! Non ho mai sentito la canzone, l'ascolterò di sicuro perchè voglio approfondire. La parte più difficile sarà descriverti senza sapere come sei veramente (capelli, occhi, viso ecc.) beh proverò a... vedere l'invisibile. ;-)
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Mi sento molto onorata Enry di avere alla fine anche io un ritratto nella tua galleria e ti ringrazio. Non ti ringrazio solo per questo, ma per tutti quelli che hai scritto e che io avuto l'onore di leggere sempre in anteprima, è sempre stato un bel momento, quello in cui trovavo un tuo scritto e potevo leggerlo mentre nessuno ancora lo aveva fatto.
Paradossalmente questo è l'unico che ho trovato qui, avvertita dalla mia dolce collega justine.
Il tuo regalo sarebbe uno dei più belli che abbia mai ricevuto, un po' come questo scritto.
Grazie ancora