Mer

12

Apr

2017

STELLA

Sfogo di Avatar di Raffy74Raffy74 | Categoria: Altro

La telefonata di Stella sopraggiunge quando, a carponi nell'orto, sto finendo di seminare i fagioli di Lamon. Domenica scorsa era calda e soleggiata e penso che voglia passare a salutarmi e a chiacchierare del più e del meno, di fiori, di cani, gatti e conigli nani. Era un bel po’ di tempo che non avevo modo di vedermi con la mia cara amica, probabilmente dell'estate scorsa. Il caldo pomeriggio ci spinge sul dondolo sotto al portico della dependance. Mio marito è in casa. Dopo la vicenda dell'incidente, fa, a causa di forza maggiore, vita casalinga: è senza patente e nei festivi dipende da me o dai taxi per gli spostamenti; poi ha un bel senso di colpa che lo rende, nei miei confronti, un agnellino. Ma torniamo a parlare di Stella: intuisco fin da subito che ha qualcosa, un peso, un tormento, un patimento, sul cuore. E dondolandoci lievemente, con lo sguardo che si perde sulle api e i bombi che popolano il glicine in fiore, naturale ornamento del porticato, Stella inizia a raccontarmi.

35 commenti

Stella stellina, cosa ti hanno fatto! 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 09:55 del 14-04-2017

Ciao Raffy, bentornata! Era da un bel po' che non scrivevi...allora? Cosa ti ha raccontato la tua amica? Non puoi iniziare così e lasciare tutto in sospeso...Ciao 😊

Avatar di SiLaDoMaQuiNoSiLaDoMaQuiNo alle 10:16 del 14-04-2017

raccontalo anche a me, non lo dirò a nessuno.

Avatar di TylerTyler alle 10:17 del 14-04-2017

Ma no, non può dirlo, si violerebbe il segreto della confessione, anche in anonimo anche senza nessun riferimento, stella si è mostarta indifesa ed ha consegnato a raffy un pezzetto del suo dolore, acquisendo così la responsabilità di preservarlo.

solo col suo consenso potrebbe.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 10:36 del 14-04-2017

raffyyyyyyyyyyyyyy è tornata,però la storia senza sesso o una pista di coca perde mordente

Avatar di christian1992christian1992 alle 11:16 del 14-04-2017

Stella è una bella donna, ma la vita l’ha un po’ sciupata. Un matrimonio fallito tristemente prima e tanta solitudine poi, l’hanno un poco appesantita e resa malinconica. Stella ha un lavoro, un bel lavoro, a voler essere pignoli, ma anch'esso contribuisce non poco alla sua solitudine. Sempre in viaggio, spostamenti continui, molti contatti con persone nuove, ma sempre fugaci e superficiali. Ed è durante uno di questi viaggi che conosce Elio, un altro viaggiatore per lavoro. È amore a prima vista per entrambi, mi racconta Stella. Uno di quegli amori rinvigorenti, inebrianti e dolci come una bottiglia di vino passito con i cantucci, un amore che spinge in secondo piano il lavoro, fino ad allora al primo posto nella vita di ciascuno. Però c'è il “ma”, c'è sempre un “ma” a guastare ogni cosa bella: Elio è sposato e come tradizione vuole non è felice, non c'è amore con la moglie; forse ella, approfittando delle frequenti assenze lavorative del marito, lenisce da tempo la propria solitudine con un altro uomo. Elio sospetta, ma non dice nulla, soffre in silenzio e solo quando incontra Stella capisce che può dare una svolta alla propria vita. A Stella, a questo punto del racconto, cominciano a bagnarsi gli occhi mentre intorno a noi, indifferenti, le api e i bombi, continuano il loro via vai di fiore in fiore. Già, è primavera, la vita va avanti. Stella riprende fiato, si asciuga gli occhi, vedo che fissa il liquidambar che nella sua livrea primaverile mostra le prime foglie di un cangiante verde chiaro. Anche lei ha gli occhi verdi, mi ci perdo, e penso a quando era Elio a perdersi in quello sguardo che allora, sicuramente, emanava luce gioiosa. Lei mi racconta delle lunghe telefonate serali, ognuno da una stanza d'albergo ogni volta diversa, dei messaggi quotidiani, il “buongiorno amore mio”, il “buonanotte tesoro, ti penso sempre”, i “mi manchi” spediti e ricevuti più volte durante il giorno. E poi gli incontri, sempre troppo radi, dovuti più al caso delle rispettive destinazioni,che ad un'effettiva programmazione sentimentale. Poi Stella smette un attimo di parlare, Ciuchina è venuta a farci visita: vuole le coccole; cucciola, lei è ignara dei tormenti degli umani. Stella mi guarda e mi dice “sai Raffy, progettavamo di trovarci una casa per noi due, un punto d'incontro dove convergere ad ogni weekend e divergere ogni lunedì mattina. Sognavamo, mio dio quanta speranza in tutti quei sogni”. Di nuovo smette di parlare. Le chiedo se voglia qualcosa da bere. Un the freddo andrà bene. Ho dei cioccolatini belgi: andranno bene anche quelli. Pausa. C'è tempo per il resto della sua storia.

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 13:13 del 14-04-2017

Non c'è il lieto fine qui. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 14:29 del 14-04-2017

Welcome back Raffy. Faccio il mio consueto omaggio da baciannicchio, così l'anonimo con problemi di glicemia è soddisfatto.

Avatar di ColeridgeColeridge alle 14:31 del 14-04-2017

bello! aspetto il secondo tempo. Vado a prendere i Popcorn.

Avatar di TylerTyler alle 15:03 del 14-04-2017

Spero di trovare il tempo di scrivere, a breve, la seconda parte di questa storia che mi ha colpita molto. Non mi è facile, perché ricostruire le parole di Stella comporta un lavoro delicato, anche dal punto di vista emotivo. "Purtroppo" rimarrà deluso chi spera in una storia piccante. Qualcun'altro ha già capito che non ci sarà un lieto fine...

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 20:31 del 14-04-2017

Ciao Raffy, nessuna delusione....qui il sesso stona come i calzini corti con i sandali!!!

Tyler anche per me popcorn , jumbo grazie.

Avatar di dariodario alle 21:51 del 14-04-2017

Cavolo, già prevedo un triste finale con quel parlare  di elio al passato...  

A questo punto spero che la tua storia, Raffy, sia una storia inventata.... 😢😢😢

Però mentre leggevo mi pareva di sentire  il profumo del glicine e il ronzio dei bombi.  

Avatar di SoldatojokerSoldatojoker alle 22:28 del 14-04-2017

I bombi? strani insetti! Una vecchia storia poi smentita, sosteneva che per le leggi dell'aerodinamica non potessero volare. Insomma, in teoria non potrebbero volare, ma in pratica lo fanno perché ovviamente non conoscono l’aerodinamica… E così un amore che in teoria mai sarebbe potuto sbocciare, in pratica si trovava a crescere contro ogni logica. “La tecnologia ci univa, riprende a raccontarmi Stella, era il nostro filo di collegamento. Le nostre vite erano unite dai rispettivi telefoni. Di lui conoscevo numero di telefono, mail, contatto WhatsApp; conoscevo il nome della sua città ma non ne conoscevo l'odore, i rumori, la luce, i colori. Elio, quando non era con me, viveva nelle parole di una chat o nel suono di un auricolare.” Già, penso io, non potendosi tenere per mano fisicamente, i loro cuori erano a contatto grazie a due telefoni: erano le loro mani, i loro arti per stare abbracciati. Una Limoncella arriva svolazzando incerta e si posa sul bracciolo del dondolo. Il tempo di guardarla e apprezzarne la semplice bellezza e se ne vola via. Puff… scomparsa. Una mattina, una mattina qualsiasi di un giorno qualsiasi, Elio manda a Stella il consueto messaggio di buongiorno. Lei, durante la mattinata, è presa dal lavoro e non si accorge del successivo silenzio della sua suoneria. Solo a mezzogiorno nota che nessuna notifica appare sul display. Le manda un messaggio ma nessuna risposta. Anzi, c'è solo una spunta e l'ultimo collegamento risale alla mattina presto. Strano, lei pensa, ma non si preoccupa più di tanto. Ma quando arriva sera senza sue notizie, per Stella è l’ora dell’ansia, di profonda inquietudine. Gli manda altri messaggi ma a vuoto. A quest'ora potrebbe essere già a casa con la moglie e non osa chiamarlo. Ma l'ansia è troppa, è ingestibile e poco dopo chiama. Ma nulla, il telefono è staccato, non raggiungibile…. Stella si passa le mani sulla fronte come a rivivere fisicamente quei momenti. La interrogo incalzante, anch'io presa da un’incontenibile agitazione. Le dico “ti ha lasciata così, banalmente e vigliaccamente sparendo? Che bastardo! “ E lei, sommessamente piange e non parla. Io proseguo e le dico per consolarla “quell’infame visto che la vostra storia cominciava a diventare seria, ha preso paura e si è dato alla macchia”. Lei mi pone una mano sulle labbra e mi dice un singhiozzante “no, non è come credi”.

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 07:58 del 15-04-2017

Ah Raffy... Ho paura di aver capito come andrà a finire... 😢 spero di avere torto... Tanti auguri di buona Pasqua anche a te! Un abbraccio, Ciao 

Avatar di SiLaDoMaQuiNoSiLaDoMaQuiNo alle 20:04 del 15-04-2017

Grazie Siladomaquino per gli auguri che ho letto solo adesso e contraccambio l'abbraccio. Sei una cara persona : peccato che noi si viva in un mondo virtuale, altrimenti ti vorrei proprio come amica. 😚

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 13:47 del 18-04-2017

Mi sembra ancora di sentire il tremore delle dita di Stella sulle mie labbra quando, raccontandomi la sua storia, mi dice di non parlare più. E con voce rotta finalmente racconta che dopo aver cercato lungamente e vanamente di distrarsi e venire finalmente scossa da un suo improvviso e bramato messaggio, va, quasi in automatico, a vedere il sito online del giornale della sua città. Una fucilata la colpisce in pieno petto, lasciandola stordita, quando i suoi occhi leggono un titolo: “Incidente stradale stamattina. Morto Elio M.”. Nessuno poteva avvertirla, nessuno sapeva di loro. Nessun altro conosceva il contenuto dei loro cuori. Le prove, le tracce, del loro amore erano contenute solo in uno Smartphone ormai in frantumi come la sua vita. Qualche giorno dopo Stella è in piedi, tra gente sconosciuta, all'inizio della navata di una chiesa. In fondo, davanti all'altare, una bara di legno scuro. Ha affrontato un lungo viaggio per essere lì con lui ancora una volta, l'ultima volta. Gli occhiali scuri nascondono i suoi occhi verdi arrossati dalle lacrime. Quando al termine della funzione si apre il portone della chiesa, Stella si fa da parte e il feretro esce seguito dai familiari e via via da persone sempre più disinteressate e bisbiglianti facezie. Stella mi racconta della rabbia nel vedere quella donna assumere il ruolo della moglie affranta. Quel cordoglio, le condoglianze, sentiva di essere lei a “meritarle” veramente, non colei che, al suo contrario, lo rendeva infelice. Chissà se qualcuno si sarà chiesto mai di chi fosse quell’anonimo mazzo di fiori ai piedi della sua tomba? Da quel giorno a oggi è passato del tempo. È passato del tempo anche da quando Stella è venuta a casa mia, in quel caldo pomeriggio di aprile, ad aprire il suo cuore e catarticamente lenire il suo dolore. Adesso sono sotto allo stesso portico, piove e fa freddo; il glicine è ormai sfiorito e api e bombi sono altrove, al riparo nei loro favi. C'è un'aria di mestizia. Anche Stella me la immagino mesta e sfiorita come il glicine e come le api rifugiata tra le pareti della sua casa. Per lei, che per riempire la solitudine si è ributtata a capofitto nel lavoro, questi weekend di inattività sono soprattutto mestizia e dolorosi ricordi. Dai, adesso la chiamo e le propongo di vedere insieme il concerto del primo maggio: bella musica, passito di Pantelleria, biscotti fatti in casa e tre bei micioni fusanti, saranno sicuramente un ottimo antidoto alla malinconia. La vita va avanti… sempre, con noi o senza di noi.

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 10:23 del 01-05-2017

Bel racconto. Avrei una domanda: vorrei, se possibile, la ricetta dei micioni fusanti.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 11:05 del 01-05-2017
Ingredienti : tre gattoni morbidi e coccolosi, un grembo e due fianchi (destro e sinistro), due mani,una poltrona o un divano.

Ci si siede su una poltrona o un divano, a scela e a seconda della disponibilità. Si prende un gattone e lo si pone sul grembo, un altro lo si pone a contatto col fianco sinistro mentre il terzo a contatto col fianco sinistro. A questo punto con le mani si impastano i gattoni che quasi immediatamente cominceranno a emettere il caratteristico rumore che indicherà il loro giusto grado di preparazione. Diciamo che più verranno impastati, più saranno buoni e di conforto. Oldjoe, ti piace la mia ricetta oppure preferisci quella di Bigazzi?

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 11:15 del 01-05-2017
Opsss

Intendevo scrivere "fianco destro"...

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 11:16 del 01-05-2017

minkia, non avevo capito. scusa, Raffy.

 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 11:21 del 01-05-2017

mi appunto il lapsus froidiano dx - sn. ten cuidado, Raffy.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 11:25 del 01-05-2017
mi appunto il lapsus froidiano dx - sn. ten cuidado, Raffy.

Hai ragione! Adesso mi si darà anche della "radical chic"... (anche se mi sovviene che mi sia già stata detta da qualche parte...)

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 11:50 del 01-05-2017

Molto bello... E triste... Aspettavo la fine del racconto...  Bello per quello che dice, ma ancora di più per quello che suggerisce,  i nomi (finti per ovvie ragioni di privacy), sono stati scelti con molta cura... L'elio in natura si forma nel cuore della stella...  È un prodotto della fusione... 

Sei brava a scrivere, tocchi corde molto intime in chi legge, arrivi in punti difficili da raggiungere.  Il senso della "perdita" é tratteggiato molto bene,  mi piacerebbe pensare che la comunicazione in questo posto possa avvenire nei due sensi... oggi se verrà li da te, abbraccia stella, senza dirle nulla... Comunque si chiami.

Avrei altro da dire... Ma oggi sono "stanco" e triste  lo terrò per me.  

Avatar di gagenoregagenore alle 12:00 del 01-05-2017
Raffy74

ma no Raffy, ci mancherebbe, vorrei capire quali sono le tue preferenze. il lapis indica che vuoi il cavaliere a destra. a sinistra no, accarezzi il micione. non vorrei accarezzarti "contropelo", che poi t'incazzi.

Esistono ancora i radical chic? pensavo fossero morti tutti. 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 14:06 del 01-05-2017

mi dispiace, ho fatto una gaffe coi radical chic, e davvero l'ho fatta senza pensarci. se davvero quest'uomo è morto non avrei dovuto fare quella battuta. ma non ci ho pensato. mai parlare di corda in casa dell'impiccato. chiedo scusa.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 16:52 del 01-05-2017

Questo tuo racconto fa male al cuore... Alimenta paure che mi porto dentro. Paure dovute ad esperienze passate di perdite improvvise di persone care. Almeno Stella ha un'amica come te che pensa a lei. C'è chi non ha nessuno e deve affrontare da solo il dolore di  un lutto. Quello che cmq mi angoscia di più in questa storia è la domanda che mi faccio...e se la morte di Elio  non fosse stata una morte violenta e pertanto non  riportata dai giornali, come avrebbe fatto lei a sapere di lui? Quanta tristezza e malinconia... Buona serata Raffy.  

Avatar di SiLaDoMaQuiNoSiLaDoMaQuiNo alle 19:34 del 01-05-2017

Ieri, senza dirle nulla, l'ho abbracciata anche per te, Gagenore. Ti ringrazio per i complimenti, troppo gentile. Diciamo che ho cercato di rendere il più possibile il mio struggimento nel sentire il racconto di Stella. Uno struggimento dovuto in primo luogo al suo dolore, ma anche alla percezione della precarietà dell'esistenza dei nostri rapporti affettivi. Come Siladomaquino, anch'io mi sono posta quella domanda. Ma non ho trovato risposta. Forse esiste una forma di "protezione" per gli amanti, una forma che consente di arrivare sempre alla conoscenza dei fatti... Non lo so, a me non è mai successo. È successo di venire a conoscenza, con sorpresa, dopo parecchio tempo, della scomparsa di persone un tempo amiche; ma erano persone ormai perse, contatti da tempo interrotti. Così di colpo, no, non mi è mai successo.

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 10:07 del 02-05-2017
Oldjoe

Guarda, della "gaffe" non me ne ero neppure accorta... E del resto 😜 non avevo neppure capito il senso del tuo commento. ☺☺☺☺

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 10:18 del 02-05-2017

Raffy74, leggendo le tue parole ho immaginato due donne che parlano in una fotografia stupenda dove è quasi possibile toccare la luce calda del mattino che le bacia. Le vedo in una mattina estiva, dove il calore del sole riscalda la terra; i raggi che filtrano tra le foglie di un albero, tolgono lentamente l'umidità della notte. Loro sono li, protette dal grande albero, ma coccolate dalla luce gialla, calda, dolce e piena di energia che le illumina solo parzialmente. La loro armonia è perfetta, si muovono lentamente, e parlano senza disturbare il risveglio della terra.
Questa è la fotografia che vorrei fare oggi.

Avatar di TylerTyler alle 11:38 del 02-05-2017

Che storia triste... Un po' devo dire me l'aspettavo, ma ingenuamente speravo in un lieto fine. 

Anch'io ho una storia triste richiamata dalla tua.

Una mia conoscente stava da parecchio tempo con una persona straniera, ufficialmente  in Italia per studiare. Si trattava comunque di un adulto, non di un ragazzino. Per noi sembrava una coppia affiatata senza alcun problema e parlavano anche di progetti comuni. Poi lui torna improvvisamente  al suo paese dai genitori e lì scompare completamente senza alcun messaggio. Tutti i suoi tentativi di contattare lui e i suoi familiari sono caduti nel vuoto, come se tutti quanti fossero scomparsi nel nulla.

Purtroppo ancora adesso, dopo parecchi anni,  questa mia conoscente porta dentro sé i segni di quell'esperienza, essendo completamente incapace di crearsi una nuova relazione. 

 

Dalla modalità della scomparsa di quella persona, siamo arrivati addirittura a formulare l'ipotesi che fosse un agente segreto sotto copertura.... Pensa te... 

 

Avatar di SoldatojokerSoldatojoker alle 20:53 del 02-05-2017

Soldatojoker ma come è possibile che la tua conoscente non.sia riuscita a contattare la famiglia??? Non abitano più lì? Ma lei è mai andata sul posto a cercare la verità??  Che storia triste....quasi meglio saperlo morto....difficile da accettare ma così ancora peggio....

Avatar di NarcisoNarciso alle 21:47 del 02-05-2017

Purtroppo è solo una conoscente e certi dettagli non li conosco. Lui era mediorientale, di una nazione famosa per il suo servizio segreto, e lei non se l'è sentita di andare personalmente in quei luoghi... Riguardo alla famiglia mi pare di aver capito  che non abbiano  mai risposto alle sue telefonate, mail ecc ecc. 

Già, proprio una storia veramente triste...  

Avatar di SoldatojokerSoldatojoker alle 22:26 del 02-05-2017

Chissà, magari aveva una doppia vita....una moglie figli....

certo che macigno da sopportare....a volte non sapere è peggio della più triste delle verità....

Avatar di NarcisoNarciso alle 22:41 del 02-05-2017
...a volte non sapere è peggio della più triste delle verità....


Infatti la poverina tuttora vive da sola con i suoi gatti e degli uomini non ne vuole sapere. 

Avatar di SoldatojokerSoldatojoker alle 22:48 del 02-05-2017

Tyler, bella la descrizione della tua immaginaria fotografia ❤. Soldatojoker, anche la tua storia è di una tristezza infinita. Per certi versi peggiore di quella di Stella. Nella tua, oltre che a dolore, posso immaginare che ci sia soprattutto tanta rabbia e rancore verso quell'uomo e per traslato verso il genere maschile, capace di una simile crudeltà affettiva. 😢

Avatar di Raffy74Raffy74 alle 09:17 del 03-05-2017

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