Mar
04
Apr
2017
Ho paura di dimenticare
Forse è vero che la vita non ti da più pesi di quanti tu non possa sopportare... in effetti sono trascorsi 5 anni e io davvero non so neanche come ci sia arrivata fino a qui. Non so come ho fatto a vivere senza di te, ad affrontare la quotidianità, il lavoro, le salite, i fallimenti e i successi. In un primo momento ho pianto, poi ho allontanato ricordi per sopravvivere.Sei stato sempre presente per me e hai fatto tutto quello che un padre avrebbe dovuto fare. Già! Perché non ci è concesso di scegliere i genitori giusti e ci dobbiamo accontentare di quello che passa il convento.. o che non passa, in questo caso. Ho tanti ricordi e ho paura di perderli, di dimenticarli... spesso capita di dimenticare le cose quando non abbiamo nessuno a cui raccontarle... ma per il nostro splendido rapporto non ci sono parole, non sono abbastanza e comunque non sarebbero in grado di descriverlo come meriterebbe. Ho paura di dimenticare le ore che trascorrevi a spingere quell'altalena con sopra quella bimba tanto sfortunata. Ho paura di dimenticare quella vite sul ciglio della strada, tu che mi aiutavi a scavalcare il muro per rubare un ciuffo di uva da mangiare per merenda ripetendomi che quando sorridevo ero bellissima, me lo hai detto anche quando avevo perso entrambi gli incisivi e io mi disperavo perché parlavo male e non volevo andare a scuola. Ho paura di dimenticare le tue filastrocche sceme. Ho paura di dimenticare il soprannome che mi avevi dato "cippy-cippy". Ho paura di dimenticare i pomeriggi in cui dovevo dormire invece dormivi solo tu. Ho paura di dimenticare le passeggiate in riva al mare perché ti eri convinto che era necessario per guarire dalla mia asma. Il tuo piede nell'acqua e il ritorno a casa con una scarpa fradicia. Ho paura di dimenticare le tue torte genuine. Ho paura di dimenticare Bricco, il randagio che abbiamo adottato, amato e che è andato via pochi giorni dopo di te. Ho paura di dimenticare i tuoi racconti della tua infanzia. Ho paura di dimenticare le nostre levatacce per curare l'orto e la mia zappettina con cui facevo più danni che altro. Ho paura di dimenticare i tuoi racconti da marinaio, poi da poliziotto. Ho paura di dimenticare i tuoi mille mestieri. Ho paura di dimenticare i tuoi discorsi sul mio papà. Ho paura di dimenticare il turbinio di emozioni dei miei 15 anni e i miei fidanzatini, mi dicevi "innamorati di chi ti tratterà come una principessa". Ho paura di dimenticare le tue lezioni di storia e di vita, avevi la quinta elementare ma hai sempre sognato di studiare e lo hai fatto da solo e con i miei libri. Ho paura di dimenticare i miei momenti di sconforto e tu che mi dicevi "ti do 5 minuti per finire sto piagnisteo, poi rimboccati le maniche e datti da fare". Ho paura di dimenticare il giorno della mia maturità e i tuoi fiori. Ho paura di dimenticare 27 anni di vita insieme. Negli ultimi 5 anni una malattia subdola ti impediva di sapere chi eri, dove ti trovavi, ti ha fatto tornare un tenero bambino su una sedia a rotelle con la pelle delicata la testa che profumava di shampoo delicato per neonati. Eri convinto di essere un giovane balilla e insieme cantavamo le canzoni fasciste a braccio teso (che già mi avevi insegnato da bambina)... ah quanto ti sono girati i coglioni quando hai scoperto che ero di sinistra!!! Non eri più tu da tanto, troppo tempo e io non ero più io per te. Straziante.Il giorno in cui sei andato lo hai fatto in silenzio dopo aver mangiato la zuppa di latte con i tuoi amati Atene. Seduto. E io non c'ero. Non ci sono stata, e ancora auguro ogni male possibile e impossibile al mio ex capo che non mi ha permesso di tornare a casa per salutarti e baciarti l'ultima volta. Bastardo!Non c'ero, nonno e spero tanto tu mi abbia perdonata.Mentre scrivo un po' rido un po' piango e non ho mai avuto la forza di leggere quel quaderno con i tuoi appunti di vita... lo abbraccio e lo bacio ma sono troppo vigliacca per aprirlo.
Un bacio che arrivi ovunque la tua anima sia andata a stare; e spero che tu, con i tuoi grandi occhi nocciola, mi stia guardando procedere per le strade della vita... è dura senza di te. Un giorno ci rivedremo.
Ciao nonno mio,
Tua nipote
https://youtu.be/GHfYZ_vwu-8
4 commenti
Mio nonno manca da quando avevo avevo 15 anni e ancora oggi, a distanza di quasi 30, spesso mi.trovo a parlare con lui...nei momenti più brutti della mia vita ho chiesto forza proprio a lui....
Mi dispiace soltanto che.tanti ricordi di bambina con il passare del tempo siamo andati sempre più scolorendo.
bella storia. che riposi in pace.
http://www.youtube.com/watch?v=JERSTbzpvyE
Non ho mai avuto un nonno così...davvero una persona da tenersi "dentro" tutta la vita per quanto ha saputo darti Mari. Struggente il racconto ma pieno di un'umanità che, oggi come oggi, è quasi andata persa.
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Mi piacciono questi sfoghi/racconti sui nonni: recentemente ce ne sono stati diversi e penso che facciano uscire la parte migliore di molti di noi.
Un abbraccio, MeriGrace e stai tranquilla: sono sicura che conserverai sempre tutti i tuoi ricordi di tuo nonno.