Sab
15
Ott
2016
MA COME SI FA?!
siamo un gruppo di compagni che hanno un SERISSIMO PROBLEMA: sono ormai 4 anni che cerchiamo con tutti i mezzi di far capire ad un nostro amico che feta come un CAIMANO! secondo voi sarà per religione che non si lava? la sua puzza è paragonabile ad un gas o ad un liquido, infatti prende la forma della stanza che lo contiene,infatti si espande in tutto l'ambiente, è assurdo!!!! AIUTATECI!!!
12 commenti
No dai รจ troppo!!
Credo sia meglio parlargli chiusamente per farglielo capire! Caimani del caxo che si stessero a casa loro!
Al liceo avevamo una compagna di classe con un alito pestilenziale.
Tutti ne parlavamo con sgomento in sua assenza, mentre lei non lo ha mai saputo ๐ท
ma che centrano le religioni?
Forse ho scoperto che cosa intende lo sfogante per "caimani". Sono forse le larve che si usano per pescare? Sarebbe spiegato il paragone, visto che i caimani (rettili) non mi pare che "fetino". Poi sulla puzza per motivi religiosi... boh, non mi risultano religioni tra i cui precetti ci sia la scarsa igiene.
L'unico aiuto che posso darvi è consigliarvi di spruzzare deodoranti a go-go per tutti gli ambienti che frequenta e magari spruzzare per bene pure lui.
Io propongo una lettera anonima in cui, con toni gentili, si dice all'amico che puzza e che deve lavarsi, condirei il tutto sottolineando che lui nonostante ciò è una bellissima persona.
Se non l'ha capito in questi 4 anni con tutti i mezzi, non avete speranza.
Che c'entra la religione poi
Oddio quella della lettera è fantastica! ๐
La lettera anonima no: è una cosa di una cattiveria allucinante!
Lo scrivo per esperienza: alle superiori avevo lo stesso problema con una compagna, io e delle mie amiche decidemmo di scriverle una lettera solo che, per ottimizzare i tempi, ci mettemmo a scrivere la brutta insieme, mentre eravamo in classe. Una di noi prendeva appunti e le altre le suggerivano le frasi, più o meno cattive a seconda dell'animo e della predisposizione del momento di ognuna di noi. Colei che materialmente scrisse la lettera ci disse poi di averla spedita: non so se l'abbia veramente fatto, ma molto probabilmente quella mia compagna sentì quanto venne scritto quel giorno.
Non è una cosa di cui vado fiera, perciò, se è veramente un vostro amico, diteglielo in faccia, ma con educazione, chiedendogli di fare qualcosa per risolvere il suo problema.
Ma io proponevo una lettera gentile, come un consiglio di un amico.
Anche nelle nostre intenzioni l'obiettivo non era ferirla, ma solo stare meglio; però tu immagina di ricevere una lettera, quindi qualcosa che potrai rileggere nel tempo, anche a distanza di anni, in cui ti si dice che hai un cattivo odore, che per gli altri è un problema starti vicino, che ti ricorda che l'igiene personale è molto importante e ti consiglia un buon deodorante...
Io mi sentirei molto umiliata, in più non saprei chi ha scritto queste cose e pensa questo di me. No, pensandoci adesso, dico che è mille volte preferibile una persona che ti dice queste cose in faccia, magari diventando paonazza per l'imbarazzo, ma poi una volta dette non avrò più l'occasione di riascoltare (nel caso rileggere) queste parole.
Io morirei se mi dicessero in faccia che puzzo, preferirei la lettera (comprendendo benissimo l'imbarazzo nel parlarne da vivo del mittente), una lettera gentile e senza sarcasmo.
oo caimano!
bruciatelo vivo!