Lun
26
Set
2016
amici o no?
Esistono tipi di persone che non riesco a catalogare in qualche modo.
Catalogare forse non è il termine esatto, più che altro (per me stessa) vorrei trovare una collocazione adeguata nel mio cervello per quanto riguarda il tipo di rapporto che ci unisce, univa. Forse nel profondo già l’ho trovato il posticino adatto a loro, ma non voglio ammetterlo. Ancora.
Amici, compagni di liceo e università. Li conosci da una vita, quel tipo di gruppetto che ti fai nell’adolescenza, a scuola e di cui ti fidi, quel tipo di amicizia da film anni 80, se rendo l’idea.
Quelli con cui condividi senza problemi tutto, perché sai che l’uno c’è per l altro e dopo millemilioni di finte simpatie ti senti quasi sicura di poter pensare finalmente, si cazzo! Pochi ma buoni, ma li ho anche io degli amici. Dopo tutto ho solo avuto sfortuna prima.
Passano gli anni e come è normale dopo l’universita, ognuno prende la sua strada. Questo non vuol dire perdere i contatti, ci si vede ancora ci si sente, poi ci si sente solo, poi scopri che sei tu quella che non si fa sentire … Come? Vabbé ... Insomma le cose cambiano. Le persone cambiano. Non sempre in meglio o anzi si rivelano.
Inizialmente scene del tipo -tu vivi lontano e non hai la macchina, noi l’abbiamo ma possiamo venire a trovare gli amici (gli altri, conosciuti da due mesi) solo nel paese vicino al tuo, magari prendi tu i mezzi pubblici per vederci all’estremo opposto di dove vivi, in un’altra occasione, cosi usciamo insieme. Oppure potresti uscire con questi altri amici a far cose che sappiamo benissimo che a te non piace fare e rifiuterai sicuramente.-
Sai tra amici ci si può dare un passaggio o venirsi incontro, ma va bene cosi pensi che le esigenze cambiano, frequentano persone e posti differenti non è detto che loro debbano rinunciare a qualcosa per te o peggio sentir di averti come palla al piede. Situazioni simili e arrivi a sentirti dire che sei tu che sei sparita. Diciamo che gradualmente ci sono arrivata per conto mio. Un amichevole mobbing.
L’inizio della fine di questo bellissimo, utopico gruppetto di amici veri con cui avresti affrontato il cattivissimo Pennywise, senza riserve.
Da qui in poi scoperte spiacevoli, confermate da loro stessi in diverse occasioni, chiacchierate con conoscenti in comune, parlando del periodo scolastico o su facebook e ammissioni con me stessa di situazioni o atteggiamenti, a cui non ho mai dato peso per la fiducia che nutrivo ingenuamente.
Non voglio di certo dilungarmi nella moltitudine di segnali che poi mi hanno fatto arrivare a riflettere nel corso degli anni, diciamo solo che alla fine ho capito di essere un’amica “conveniente” brava a scuola, disponibile, da sfruttare insomma. L’epilogo più scontato. Poi ho smesso di avere quelle caratteristiche che mi rendevano amica ai loro occhi e puf.
Ad ora il mio rapporto con loro è esclusivamente su facebook, o neanche perché evito di utilizzarlo nel modo “social”, soprattutto perché loro lo utilizzano in modo macchinoso volto solo a carpire informazioni sulla vita altrui.
E’ buffo perché pur essendo cosciente del poco valore che ho per loro, le definisco ancora come “amiche”, ma per l’idea che ho io del nostro rapporto passato, o forse perché era il rapporto d’amicizia più importante che ho mantenuto, in cui mi sono impegnata, il più sincero ( da parte mia).
Che palle essere come me!Non riesco a smettere di pensarci!
5 commenti
Sono amicizie scadute, intanto che ti fai alte amicizie (spero per te che ne hai altre).
Bella la citazione su It.
se gliela dai, ti vengono a prendere fino a sotto casa..
Bella parabola quella di Soldato, tristi le ultime due righe. Uno o due si possono avere, basta essere fortunati a trovare quelli "di qualità".. Sei stata un'amica di comodo, ovvio che quando non fai più comodo PUFF, nella spazzatura. Avresti dovuto ascoltare meglio te stessa e comportarti di conseguenza, senza " sprecarti" troppo con queste "amiche".
@bardei: ah bhe se è per quello le offriranno anche cena, aperitivo, ecc..
Per prima cosa ringrazio tutti di aver dedicato tempo per leggere e commentare il mio sfogo. Specifico che eravamo un gruppo di tre ragazze, amiche da 12 anni, a cui poi si è aggiunto un ragazzo(gay) quindi non potevo dargliela XD.Scherzi a parte, non credo di essermi sprecata a quei tempi, pensavo davvero di avere trovato la grande amicizia e sicuramente non mi aspettavo certi atteggiamenti nei miei confronti dopo anni. Persone cosidette "sfigate" prese di mira dagli altri in passato, che utilizzano gli stessi sistemi di cui sono state vittime loro. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che siano sempre state false, ma dal momento che sono riuscite ad inserirsi nei gruppi che tanto odiavano, hanno semplicemente buttato la zavorra e insieme un'amicizia sincera che durava anni.
Io capisco che le persone possano subire un cambiamento, ma ci sono cose che rimangono immutate e che ti definiscono come persona, in questo caso io ho avuto a che fare proprio con persone differenti, da prima.
Le amicizie sono come i vestiti. All'inizio sono belli, la novità ti fa sentire a tuo agio con loro, ti senti bene con loro. Poi piano piano i gusti cambiano, si fanno vecchi e lisi, e cominci a non indossarli più. Poi avviene uno strappo e capisci che è l'ora del cassonetto.
Ma c'è anche, per fortuna, il vestito che si rivela di qualità e dura nel tempo. Che anche con qualche sdrucitura ti senti ancora perfettamente a tuo agio indossandolo. E non lo butteresti mai. Quanti vestiti così abbiamo ancora con noi?
Io nessuno. Alla fine tutti sono finiti in spazzatura, oppure in fondo ad un cassetto in attesa di un revival che tarda sempre ad arrivare.