Mar
03
Mag
2016
quel ragazzo di 37 anni
Leggo questa mattina di una vicenda sul giornale, un ragazzo ieri sera è stato ucciso per una rapina, lavorava in un azienda che gestisce le slot machine e ieri sera è stato aggredito a bastonate per l'incasso, poi abbandonato in un fosso privo di vita.
Aveva 37 anni, una vita normale, paragonabile alla mia. Mi ha colpito tantissimo questa cosa e da questa mattina che ci rifletto.
viviamo le nostre vite quasi in automatico senza pensare che da un momento all'altro tutto puà finire, che forse quella mattina che guardi il sole e senti il suo caldo possa essere l'ultima mattina per te. Viviamo senza pensarci e questo da un lato è giusto, ma dall'altro bisogna capire che ogni singolo istante della nostra vita, per quanto piccola e spocchiosa sia vale tantissimo.
Non so che dire sono senza parole per una morte assurda, per un incasso di poco più che 7000 euro.
non so che dire ma avevo voglia di scrivere queste poche righe.
riposa in pace...
5 commenti
ormai siamo assuefatti alle notizie più assurde. fra tutte quelle che ho sentito nell'ultima settimana una per me le batte tutte: quella del tizio col tumore al rene al quale hanno asportato il rene sano. hanno sbagliato la destra con la sinistra. succede. la differenza la fa se succede a qualcuno che non sei te o se succede a te.
nel primo caso dopo una settimana te lo scordi. perché arrivano altre notizie assurde.
nel secondo caso è tutto diverso...
Se affoghiamo nel pensiero della morte, non si vive più.
Vivi la vita serenamente, tanto quando arriva quel momento non ci puoi fare nulla.
Ieri a fine tg due,la giornalista ha parlato di una donna morta a 30 anni con le gemelline di sei mesi di gestazione che portava in grembo,al Mangiagalli. Ha detto brevemente "e ora passiamo alla donna 30enne morta dopo varie visite e malori a Milano al Mangiagalli:per ora restano 4 gli indagati. E con questo è tutto,vi lascio alla sefonda parte di Made in Sud,buona serata" [sorriso].
Non aggiungo altro.
Sono molteplici i fatti di cronaca recente che portano al pensiero di precarietà delle nostre vite , non ci si accorge finchè non ci capitano affianco.
Poi ognuno la vive a modo proprio.
@cherry; c'è consumismo pure nelle notizie e nelle tragedie.
Ho sentito anch'io questa notizia al telegiornale. Ed anch'io ho fatto le tue stesse riflessioni. Ma non è la prima volta che lo faccio e purtroppo non sarà neppure l'ultima.
Trovo che la facilità e la casualità con cui ti cade addosso la lama della morte sia qualcosa di sconvolgente. Guarda anche il video del pediatra siriano ucciso l'altro giorno. Stava tranquillamente camminando nel corridoio dell'Ospedale e un attimo dopo... più nulla!
Io preferisco non pensare alla precarietà della vita. Altrimenti muori già nell'esatto momento in cui ti fai possedere dall'angoscia.