Ven
04
Mar
2016
Non è una tragedia
No! Non lo è.
Avete sentito del ragazzetto morto perché voleva scattarsi un selfie sui binari, col treno in arrivo alle spalle?
I TG hanno definito questo fatto descrivendolo come una tragedia. Ma non lo è. È solo un semplice rapporto di causa-effetto.
Analizziamo il problema.
1. Il ragazzetto desidera grandemente essere ripreso in una foto con alle spalle un treno in corsa. Ora: lo scatto di una fotocamera di un telefono richiede un certo tempo T, soprattutto per l'autofocus, ovvero io premo il tasto per scattare, la fotocamera adatta la messa a fuoco e ciack. Ecco la foto.
2. Per avere una foto con alle spalle un treno che sopraggiunge che sia quanto meno apprezzabile, la distanza tra il soggetto e il treno non deve essere ampia.
3. Il treno si muove ad una velocità V elevata, che non consente (nell'ordine) di: prendere il telefono, far sì che metta a fuoco, scattare, avere il treno ad una distanza accettabile per avere una foto da mostrare agli amichetti e al contempo rimanere in vita.
Non è una tragedia e soprattutto non era evitabile. Ha fatto una scelta in cui l'opzione salvezza non era contemplata.
Saluti e usate Photoshop!
14 commenti
Concordo, poteva usare Photoshop, ma si sa il mondo è fatto anche da persone anti darwiniane che se la vanno a cercare nei modi più assurdi possibili.
Speriamo che il benpensate governo non strumentalizzi puntualmente la cosa con una campagna di sensibilizzazione sulla pericolosità dei selfie , seguita dall'immissione di una tassa per ogni selfie scattato e pubblicato sui social.
ovviamente a quest'ultima eventualità non ci credo, ma non perchè è un'assurdità, solo perchè i selfie non sono censiti in un archivio nazionale e la tassa sarebbe difficilmente applicabile.
Sarà un candidato per i Darwin Award!
Era evitabile per la tragedia della furbizia.
Poi non so come sono andate le cose.
Ciao, io conosco quel ragazzo, abita dove abito io, e i fatti sono andati diversamente. Passando sui binari dove dici tu, c'è una stradina per arrivare prima nel parco, il ragazzo era con le cuffie nelle orecchie e con lui c'era un'amico. Mentre arrivava il treno l'amico ha iniziato a chiamarlo e lui non ha sentito. Tra l'altro questo ragazzo ha perso il padre qualche anno fa
Ecco questo dimostra (come se ce ne fosse bisogno) l'indecenza dei mass media.
Ultimamente girano diverse notizie sulla pericolosità dei selfie estremi, l'esperienza mi dice che quando le notizie si concentrano in un'unica direzione è perché si vuole strumentalizzare la massa.
Allora ritiro lo sfogo.
No, anzi!
Che vi sia di monito.
Tragedia?
Concordo con Darwin: Selezione naturale!
Un imbecille in meno.
Lottascudo, anche se stava con le cuffie e non faceva l'autoscatto, il tuo discorso fila comunque. Purtroppo le cazzate come questa hanno conseguenze. Non oso immaginare il dolore della madre che dopo aver perso il marito adesso perde anche il figlio, per una cazzata oltretutto.
Ecco perché non guardo i telegiornali da tempo immemore.
Rapporto causa-effetto? Mah.. direi più che "chist è strunz" e non provo nulla per lui.
soldatojoker non dimenticare il relativo business delle magliette con la stampa della piazza re-intitolata. tsè.
Avete mai visitato
Le scogliere di Dover in Irlanda? Ci sono decine di lapidi e fiori per la gente che è morta precipitando nel tentare di scattare le foto.
E comunque
hanno già coniato una nuova parola per descrivere il fenomeno. Questa parola è SELFIECIDE. Potrà sembrare una cazzata,ma di gente che è morta così,inutilmente,per postare una foto originale su faccialibro ce ne è e anzi sta aumentando. Se il ragazzo sfortunato del treno faceva parte di questa fetta di "selfisti estremi" non lo so. Certo è che il fenomeno esiste,ed è in espansione.
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A parte che quella del selfie è una ricostruzione giornalistica del tutto arbitraria ( come fai a farti un selfie al buio... Probabilmente erano sui binari a fare altre babbate). Poi va beh, una morte tragica non la si nega a nessuno. Ancora adesso c'è chi sostiene che la morte di carlo giuliani sia una "tragedia".