Mer
10
Feb
2016
Ricordi
Strano come oggi mi venga da sorridere a pensare a mio padre che si sfilava la cintura dai passanti col suo sguardo severo; e dire che all'epoca non c'era molto da sbellicarsi tra chiappe arrossate, guance gonfie e un mare di lacrime. Non so perché ma non riesco a fare a meno di pensarci inserendo la canzone Hotstuff in sottofondo. Un momento, ma c'era il ferroviere tra i Village People? Mhmm non credo. Sta di fatto che prendermi a cinghiate era una sana abitudine di papà quando la facevo grossa, il che non era cosa che capitava raramente, anzi...
Mi ricordo di quell'estate che io e mio cugino, in preda a un'art attack, ci infilammo di nascosto nel giardino della vicina. Mi avevano sempre affascinato le tartarughe della signora Simona, movimenti lenti e sguardo malinconico, nella mia mente di bambino le trovavo veramente tristi quindi avevo pensato che sarebbe stata un ottima idea dargli un tocco di brio, con i miei sfavillanti pastelli a cera nuovi di zecca. Purtroppo e per la fortuna del nostro povero carapace il mio diabolico piano non andò a buon fine, e la Signora Simona finì per beccarci mentre eravamo intenti a griffare la corazza della povera Camilla. Non vi dico che strilli che fece, persino le tartarughe trasalirono sgranando gli occhi, sebbene solo oggi mi accorgo che le tartarughe le orecchie non ce le hanno. Fatto sta che fummo portati in tribunale. Mi cugino, appellandosi in cassazione (i miei Zii) e scaricando a me la responsabilità, se la cavò con qualche giorno di arresti domiciliari. Io purtroppo nonostante avessi un ottimo avvocato (mia mamma), dovetti sottostare alla medioevale pena della gogna. La giustizia fu rapida e inesorabile e si abbatté sonoramente sul mio culo.
Ieri sera è nata Serena, Lui è venuto in ospedale, mi ha mostrato le foto di quell'estate. Cazzo, c'era persino la signora Simona.
"Ti ricordi quante ne prendesti quel giorno" Mi ha chiesto con aria bonaria.
"Non sono stato un buon padre con te, ma so che saprai esserlo con lei." mettendomi una mano sulla spalla.
Mi è preso un nodo alla gola, credo che in quel momento avrei voluto abbracciarlo, dirgli tante cose...sono riuscito a dirgli solo:
"Grazie!"
Si è girato, mi ha sorriso.
"Anche da parte di Camilla!"
3 commenti
Questi sono gli sfoghi che amo
Proprio una bella storia. Di quelle se vuoi semplici ma ricca di spunti di riflessione. E poi scritta molto bene. Bravo. Chissà se la placida Camilla, in qualche minuscola piega del suo guscio, conserverà ancora adesso qualche particella di quel colore, a imperitura memoria di quel fatto. ..
dal momento della nascita di un bambino avviene un fenomeno strano, lentamente... molto lentamente, la vita del bambino e quella dei genitori cominciano a separarsi, all'inizio il movimento è impercettibile hai quasi l'illusione che non avvenga, ricordo quando il mio piccolino (circa tre anni) aveva una di quelle fastidiose malattie esantematiche a me quella invece mancava, il medico mi diceva eviti contatti, invece lui come sempre si avvicinava e mi abbracciava, ho pensato... un abbraccio val bene qualche bollicina ed ho ricambiato, ed ho pensato che non ci sarebbe stato niente che ci avrebbe separato... ovviamente (e grazie a Dio) sbagliavo, ora ha 16 anni, le braccia al collo non me le mette più (anche se mi da ancora il bacetto della buona notte), ma so una cosa... se mai un giorno avrà un figlio... quel giorno le nostre vite ritorneranno ad unirsi come un tempo è un magico istante dove padre e figlio si ritroveranno nella stessa esperienza, io dico che sei ancora in tempo per quell'abbraccio... auguri, è iniziata per voi un'avventura meravigliosa... abbiate solo un po di pazienza.
Quanti anni avevi al tempo della tartaruga?
Cmq bel aneddoto del passato messo in un contesto del presente.
E congratulazioni per la bimba!