Gio
28
Mag
2015
Il Sistema scolastico italiano è da riformare completamente
Probabilmente mi attirerò delle critiche per questa opinione ma magari può essere un buono spunto di discussione; da giovane che è entrata nel mondo del lavoro da poco e si guarda indietro, penso che il sistema scolastico italiano faccia pena e debba essere totalmente rivoluzionato, perchè qualcuno deve spiegarmi il senso di studiare 10-11 materie tutte insieme (e quindi non farle per forza bene) fino a 19 anni di età, lo trovo non solo inutile ma anche controproducente.
Prendo il mio esempio: io sono sempre stata una frana nelle materie scientifiche, anche se nel mio lavoro mi occupo anche di pagamenti e non abbia grossi problemi a fare calcoli (anche perchè ormai tra calcolatrici ed Excel non è poi questa gran fatica), e mi rendo conto che l'unica matematica che mi serve effettivamante nel lavoro sono le tabelline e le percentuali, tutto il resto, soprattutto la matematica fatta alle superiori, è stata una totale perdita di tempo che avrei potuto impiegare per studiare altro (magari apprendere un'altra lingua straniera, che per il mio lavoro sarebbe servito molto di più, certo potrei farlo anche ora, ma non ho lo stesso tempo, capacità d'apprendimento e "freschezza" di quando avevo 16-17 anni). Io ho citato il mio esempio ma potrei farne anche altri simili a seconda delle attitudini di ogni individuo, ad esempio avevo compagni di classe che invece erano portati per le materie scientifiche e già sapevano di voler fare Ingegneria, Economia o Medicina e che (giustamente, dico io) si sfrantumavano i coglioni a dover fare in quinta superiore i temini d'italiano o dover studiare tomi di letteratura o di filosofia, quando avrebbero preferito approfondire le materie più tecniche e scientifiche in modo da avere basi migliori per l'università. LO stesso ovviamente vale per chi invece vuole buttarsi nel mondo del lavoro e imparare un mestiere dopo le superiori e vorrebbe una formazione più mirata in questo senso (magari con tante ore di stage e di pratica implementate invece di doverle fare aggratis dopo la scuola perchè "si deve imparare" e venire così sfruttati.)
Per me il top sarebbe un sistema come quello inglese, cioè studiare materie generali fino a 16 anni, e poi negli ultimi due anni fare esclusivamente materie d'indirizzo per quello che si vorrebbe fare, (ovviamente mettendo un tetto minimo di ore) così da fare magari 4-5 materie ma farle bene, piuttosto che farne 10-11 a cazzo di cane, questo implicherebbe anche diplomarsi un anno prima (siamo fra i pochissimi paesi al mondo dove ci si diploma a quasi 20 anni, con la gente che fra poco non entra più nei banchi , mentre in quasi tutti gli altri paesi si finisce a 17-18 anni; in un mondo dove la competizione è diventata quasi globale anche un anno può fare la differenza).
Certo c'è la questione della "cultura generale", che comunque è già lacunosa col sistema attuale sia per colpa d'insegnanti non sempre idonei, sia perchè certi studenti non hanno voglia di applicarsi su certe materie, ma onestamente se uno non l'ha fatto fino a 16 anni, dubito che costringerlo sui banchi altri 3 anni abbia l'effetto sperato, (e spesso la cultura è una cosa che uno si fa per conto proprio di sua iniziativa, se ne ha la volontà). Anche in tal senso fare materie di base fino a 16 anni, magari facendole meglio (in quanto le materie d'indirizzo s'iniziano dopo) e spalmando i programmi su cinque anni (che corrispondono ai tre anni delle medie e al biennio delle superiori), invece di ricominciare tutto da capo e rifare gli stessi programmi più volte sarebbe molto più produttivo secondo me. Insomma io sarei per un sistema "meno quantità e più qualità".....
Sì sì, lo so, probabilmente è una teoria sconclusionata e di difficile applicazione, ma penso permetterebbe a molti di avere basi migliori una volta finito il ciclo di studi, opinioni?
26 commenti
Questo riassume il tutto, se sai l'inglese: www.youtube.com/watch?v=8xe6nLVXEC0
Ciao Cibele, io non penso che il sistema scolastico vada rivoluzionato del tutto: secondo me la "revisione" dovrebbe riguardare soprattutto la scuola secondaria, partendo dalle medie. Credo che in quei tre anni i ragazzi dovrebbero poter scegliere alcune materie opzionali, da affiancare a quelle che dovrebbero restare obbligatorie per tutti: italiano, storia, scienze, geografia, inglese e matematica. Così chi lo desidera potrebbe studiare una seconda lingua straniera, uno strumento musicale, arte, informatica o materie più pratiche come falegnameria. Insomma, ogni ragazzo potrebbe, in parte, scegliere il proprio percorso di formazione e cominciare a farsi un'idea di ciò che gli piace realmente e che vorrebbe studiare in futuro.
Alle superiori, anche se le materie restano tante, hai comunque la possibilità di scegliere un indirizzo più congeniale alle tue attitudini, quindi sta al singolo optare per il tipo di studi verso il quale è più portato o che lo attira maggiormente.
Sul fatto che abbiamo un anno di scuola in più rispetto a molti altri paesi non ti do torto, ma non è l'unica cosa che rallenta l'ingresso nel mondo del lavoro: anche i corsi di laurea, in Italia, durano molto più che in altre parti del mondo a causa della mole di esami da sostenere.
Cibele la penso esattamente come te!su tutto!per me non ha senso scegliere il tipo di studi da fare alle superiori se poi alla fine ti ritrovi comunque a fare materie di cui non ti frega(scusami)un emerito cazzo!e in piú le cose studiate sono monotone..invece che studiare ogni anno cose nuove dalle elementari alle medie studi sempre le stesse cose ma piú dettagliatamente...ma ha senso?e vogliamo parlare del fatto che se hai scelto di studiare lingue vieni bocciato per matematica(se ho scelto lingue é perché nelle materie scentifiche faccio schifo e pena no??)...ma dai!ma che cagata é??io direi che finire la scuola tra i 16 e 17 anni sarebbe il massimo...stessa identica cosa all universitá!ma uno non puó studiare solo ed esclusivamente ció che gli piace o per cui é portato?
Riguardo all utilitá di alcune materie...avevo chiesto anni fa ad una mia prof di matematica che senso avesse studiare la parabola...la sua risposta é stata:"e ma certo serve perché se sei fuori a giocare a calcio e lanci la palla questa fará una parabola, e potrai anche calcolarla"...
si certo!mo uno si mette a pensare alla parabola fatta dalla palla.........no comment. -___-
Che la scuola è da riformare ci sta tutto...
ma gli esempi portati a motivazione sono sbagliati...nel senso che un medico se non sa il significato dei termini italiani (l'origine etimologica etc...) non credo riesca a fare il suo mestiere a dovere.
la matematica in se a te non serve a nulla (bhe credo che in pochi nella vita reale abbiano avuto mai a che fare con le parabole come dice ginger) ma la finalità è acquisire senso logico
Anche leggere testi di letteratura o filosofia non serve a nulla in se ma serve ad acquisire senso critico a comprendere meglio la realtà...a farsi un'opinione dei fatti della vita.
Sul dare priorità a materie che appassionano gli studenti (e che questi ritengono piu affini alla propria predisposizione nulla da eccepire)
P.S.
magari un "sia" nel titolo del post precedente ci stava meglio
almeno scuola l'ho scritto bene ^__^
ottimo pensiero, che è uguale al mio, brava!!!!
Tom Tom, io ho infatti non ho detto di eliminare del tutto certe materie, ci mancherebbe eliminare lo studio dell''italiano o la matematica o l'inglese, ho solo detto che certe basi si possono tranquillamente acquisire fino a 16 anni, (o se non lo si fa a 16 anni non lo si fa più, io vedo futuri medici che non sanno scrivere neanche adesso, nonostante i 19 anni di scuola dell'obbligo) ma dopo trovo deleterio fara studiare certe materie a livello avanzato se non ci si è portati e non è la propria strada, e direi che 16 anni sono un lasso di tempo più che ragionevole per acquisire le basi di cui parli, che poi nella realtà non sia così è un altro paio di maniche, ed è un problema che ha radici anche nella scuola primaria; io ad esempio sono contraria al fatto che le maestre siano laureate in Scienze della Formazione, per me anche le maestre delle elementari (anzi soprattutto loro) dovrebbero essere laureate nelle materie che insegnano (quindi laureate in Lettere e materie umanistiche per l'Italiano, laureate in LIngue per l'inglese e così via, non vedo perchè dovrebbe insegnare Matematica una che ha fatto solo un paio di esami su questa materia), ma questo è un altro discorso....
Per un'insegnante delle elementari, data l'età dei bambini con cui lavora, è più importante avere una preparazione di tipo psico- pedagogico che una laurea in matematica, cosa che, fra l'altro, non la rende automaticamente una buona insegnante di quella materia.
Le mie insegnanti di matematica di medie e superiori, nonostante la laurea, non sono riuscite a farmi appassionare alla materia più delle maestre delle elementari, anzi!
Pure le insegnanti delle Medie e delle Superiori dovrebbero avere una formazione particolare ma spesso non ce l'hann, comunque per me è più importante che conosca la materia, delle nozioni di psico-pedagogia si possono dare anche con un corso apposito (insieme magari a degli aggiornamenti ogni anno), ma per insegnare a dei bambini per me deve sapere la materia che insegna come l'Ave Maria mentre purtroppo sento sempre più spesso di maestre che fanno errori ortografici (l'ultima sentita da un'amica, maestra di suo figlio che ha scritto "Un pò" ) che poi i bambini si trascinano dietro fino alle medie, per non parlare poi dell'inglese, che negli ultimi anni viene iniziato in prima elementare, quindi il livello a cui si arriverà in quinta dovrebbe essere già abbastanza buono e dubito che una persona che ha fatto un solo esame di tale materia possa gestire bene la cosa....almeno così la penso io!
Forse più che riformare la scuola sarebbe il caso di riformare il sistema economico globale. La parola che più di sovente ascolto è: "in un mondo sempre più competitivo", non ho compreso perchè l'essere umano dovrebbe competere l'un con l'altro invece di cooperare.
Risolvere unicamente gli effetti è l'equivalente di un cane che tenta di mordersi la coda.
La scuola a che serve? Sostanzialmente a prepararti al mondo del lavoro, ma quale mondo sei obbligato ad approcciare? Un mondo spietato ed altamente competitivo, però su questo la maggioranza delle persone ti risponde "eh vabbè, che ci vuoi fare", poi ci si accanisce sulla scuola, lì la si fa questione di principio
-perchè l'essere umano dovrebbe competere l'un con l'altro invece di cooperare.
Si entra in competizione quando non ci son abbastanza risorse per tutti, se posso osare una risposta generica.
-probabilmente è una teoria sconclusionata e di difficile applicazione,
Io son dell'idea che le materie servano tutte, anche se è difficile studiarle, ma tu hai detto che comunque ci sarebbe un minimo di ogni cosa... Magari il problema della scelta si pone per chi non sa ancora che fare della propria vita.
Ma quindi faresti anche cominciare l'università prima?
@farnight é un idiozia studiare ad esempio latino o greco se vai in un liceo scentifico...se hai scelto le scienze sicuramente ti interessa quel campo e non é giusto venir penalizzati e non riuscire ad avere un ottima media a causa di materie inutili e insulse.
-magari il problema.....della propria vita.- Ma chi a 13/14 anni sa cosa fare della propria vita?In paesi come ecuador e perú l univesità la iniziano molto prima di noi e non mi pare ci siano problemi ma di nuovo, elementari e medie sono insieme. La soluzione ideale sarebbe studiare in modo generale le materie come italiano matematica scienze economia e due lingue..il resto sono solo cazzate.
-@farnight é un idiozia studiare ad esempio latino o greco se vai in un liceo scentifico...
c'è l'itis, allora; perché andare in un liceo?
-Ma chi a 13/14 anni sa cosa fare della propria vita?
non sono in molto, ma un conto è scegliere le superiori, un altro il cominciare a specializzarsi
-ecuador e perú l univesità la iniziano molto prima di noi
non so come funzioni, quindi non so che risponderti
-studiare in modo generale le materie come
intendi prima delle superiori?
no guarda ho frequentato un itis ed è la stessa cosa..sempre schifo fa!sono stata bocciata ahimè per matematica nonostante nelle lingue(facevo lingue) andassi benissimo :/ io lo trovo parecchio ingiusto visto che non era parte del mio indirizzo di studi ma vabbè.
si prima delle superiori intendo. per me alle superiori si dovrebbe studiare esclusivamente ciò che si è scelto senza materie superflue. stessa cosa all università...insomma cercare di capire per che cosa siamo portati di più e fare in modo di essere i migliori in quel campo
-sono stata bocciata ahimè per matematica
ma all'itis la matematica è importante o.o
-si dovrebbe studiare esclusivamente ciò che si è scelto senza materie superflue
non so, mettere tutta questa decisione su un adolescente non è una cosa da poco
no non è importante...non era una delle materie principali da me o.o
cioè? facevi meccanica?
Facevo lingue ed economia aziendale...il mio era un itis adesso non so perché con ste riforme della scuola tutto é andato a farsi friggere :/
andato a farsi friggere in che senso?
comunque non pensi che sia limitante avere una cultura specializzata così presto?
avere un po' di cultura generale serve a comprendere meglio la realtà, a pensare
io potessi tornare indietro farei l'istituto d'arte,alla facciazza dei miei!!!
Mah, non saprei. è anche vero che, alla fine, tutto sommato dalle nostre scuole e università escono menti veramente brillanti, quindi, tanto sbagliato non è, come sistema. Basti pensare che in Spagna è stato un medico italiano a fare un trapianto di cuore in giovanissima età, e a Londra hanno il più giovane primario di chirurgia al mondo, italiano pure lui.
Per me, da modificare sono le persone all'interno del sistema. Tanti sono diventati insegnanti perché era un lavoro sicuro, mica perché volevano fare gli insegnanti!
Un altro errore è stata l'abolizione degli istituti tecnici. Quella è stata una gran cagata. Se uno non vuole fare il professionale, ma neanche andare all'università, almeno che abbia la via di mezzo da poter scegliere!
-tutto sommato dalle nostre scuole e università escono menti veramente brillanti
loro se la cavano da sé
il problema è sollevare la media
-Tanti sono diventati insegnanti perché era un lavoro sicuro,
sicuramente
forse avere qualche certezza dell'effettiva capacità di un insegnate non è così difficile, ma è applicare le regole che alla fine mi sa non venga fatto...
-Un altro errore è stata l'abolizione degli istituti tecnici.
in effetti su questo non so niente
Migliorare il sistema scolastico ed investire sull'istruzione lo trovo necessario ma non credo in una riforma che distrugga tutto.
Vi basti pensare che non e' vero che in tutto il mondo accedono un anno prima all'università. In Germania v accedono alla medesima età e non sono degli stupidi.
Inoltre la scuola inglese fa abbastanza acqua e produce un buon numero di analfabeti di ritorno. La scuola italiana, nonostante i difetti ha livelli buoni se non anche,ottimi. Gli studenti della primaria e delle superiori ono molto più preparati di quelli inglesi ed americani (e lo posso dire per certo). La differenza la fanno solo grazie a università prestigiose e costose e per pochi eletti. Dalle high School escono con pochissima conoscenza d poche cose e senza possibilità di trovare un lavoro ad hoc (pensate ai nostri istituti tecnici).
E, a distanza di molti molti anni posso dire che sono contenta d aver studiato anche materie che ora non fano parte del mio lavoro. Mi rendo conto che mi sono servite ad aprire la mente e perché no, anche a non trovarmi a disagi in alcuni contesti.
Aggiungo che mio figlio frequenta un liceo nella nostra citta che è famoso pr vincere gare di matematica della Bocconi, cosi pure le olimpiadi della matematica e i ragazzi che fanno,spesso scambi con scuole di altri Paesi sono veramente più preparati.
Scusate gli errori ma ho problemi con il cellulare.
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Concordo.
ci ficcano certe materie inutili , dicono, per avere una mente elastica e preparata ad imparare, ma così passa la voglia di studiare, che già ci sono certi individui che vanno a scuola solo per fare casino.
io ho fatto l'alberghiero è non mi è servito a niente, visto che solo in 1 anno su 5 le ore in laboratorio(cioè cucina) erano più delle ore di matematica.
occorrerebbero magari scuola più "preparative" per le future scelte dell'individuo (università o lavoro).