Dom
28
Ott
2012
La Verità...
La verità è che viviamo in una realtà in cui tutti si sentono legittimati a delegare la colpa del declino morale ed economico alla categoria sociale più vicina alla propria; prendiamo in esempio la Scuola: i bidelli giustificano le proprie mancanze incolpando gli alunni, gli alunni gli insegnanti, gli insegnanti i segretari, i segretari il preside, il preside il comune, il sindaco la regione, il governatore lo Stato, lo Stato l'Europa e così via, senza mai, mai, mai rendersi conto che qualsiasi leader corrotto ed immorale è sempre infinitamente superiore all'ultimo, merdoso anello della scala da cui parte tutto il distruttivo processo.
Siamo tutti bravi a dare la colpa alla Kasta, al governo, alle banche che governano il mondo, e non ci rendiamo conto che nella vita quotidiana, la NOSTRA unica e preziosa vita, siamo costretti a sopportare il veleno, l'ingiustizia, la cattiveria, la negligenza, la stupidaggine del prossimo, che non è mai uno importante, un pezzo grosso, dico, nè un furbo, nè un politico o cosa, è solo un povero stronzo che per noia o cattiveria non ha voglia di compiere il proprio piccolo dovere, e passa il tempo ad insultare i Grandi Dominatori del pianeta se nella sua lercia esistenza non ha avuto occasione di mettere a frutto le geniali dee partorite dalla sua brillante mentalità.
Questa riflessione, apparentemente banale, parte da un fatto, anch'esso apparentemente banale: perfino essere avvisati di una festività o di un compito in classe dai propri compagni è un'impresa epica, perchè loro sono troppo occupati a riflettere sulla crudeltà dello Stato per renderti partecipe di un cazzo di avviso o semplicemente di un compito assegnato. È troppo difficile fare il proprio piccolo dovere ogni giorno, ed è troppo più divertente poi passare il proprio tempo ad inveire su quanto i "poteri forti"siano ingiusti con i più deboli (che ovviamente sarebbero loro, i poveri stronzi quotidiani).
Perdonatemi l'italiano, ma ho messo le scelte lessicali e sintattiche in secondo piano. È una cosa che faccio raramente, oggi però sono troppo amareggiata per comporre qualcosa di artisticamente valido. Non sono nemmeno arrabbiata, solo non ho voglia di fare più niente, tantomeno il dovere che mi competerebbe e per cui mai verrò ripagata.
10 commenti
Scusami
Non volevo urtare la tua sensibilità parlando in italiano corretto.
Kosi' va meghlio?
invece non è vero, io sono d'accordo con te cara anonima autrice!!!
La magg parte delle volte siamo tutti bravi solo a lamentarci, cosa credete, che i politici stronzi siano nati stronzi così dal nulla?
nono è la cultura dell'egoismo, egocentrismo e lamentismo che li ha fatti crescere, e questa è colpa di tutti (specificatamente di quelli ovviamente prima di noi che hanno fatto l'Italia!)
Ma a me l'Italia piace, e vorrei recuperarla! Per questo anche io tento di lamentarmi sempre meno degli altri e di assumermi le mie responsabilità! Se prendo un brutto voto all'esame non dò la colpa ai baronetti dell'università ma a me stessa! Lasciali perdere i tuoi compagni di classe, anche io avevo gente simile...che si fottano! Secondo me non te la tiri affatto, anzi :)
Purtroppo non mi hanno approvato il primo commento
In ogni caso grazie mille, Cesca, anche io amo l'Italia (e la mia lingua!) e vorrei fare il possibile per arginare la cultura del 'lamentismo' di cui anche tu parli.
Solo che mi piacerebbe farlo con allegria, cercando di coinvolgere gli altri positivamente, come certe cose coinvolgono me. Il più delle volte finisco col sembrare un'esaltata o un'arrogante... come avrai ben notato.
Lo sfogo è stato scritto in un momento di sconforto assoluto (e anche un po' di incazzatura, direi), magari domani mattina mi sentiro di nuovo l'eroina alla conquista dell'attenzione del prossimo, chissà
se mi dai tempo
li approvo :)
concordo con te, ma rimango dell'opinione che il pesce puzza dalla testa, ovvero che chia sta in alto dovrebbe dare l'esempio.
se molta gente se frega è perchè è completamente demotivata, anche chi ha voglia di fare bene si vede surclassato da imbecilli totali.
se posso darti un consiglio per il futuro, impara a fare da te, se aspetti che gli altri ti avvisino di qualcosa puoi farci l'abbonamento a questo sito.
impara a fare da te!
Chi fa da sè
fa per tre, anche questo è vero.
Ah, per quanto riguarda l'approvazione dei commenti, non era una critica- era solo un'affermazione :)
e ci mancherebbe
pure la critica, pure la dominica faccio u salto per approvare ciò che scrivete!
:)
Completamente daccordo con Te !!!
ehehe anche io sembro un esaltata!
nn sei l'unica, impariamo ad essere ancora + esaltate e produttive ;)
ciao,
metto solo avanti la mia esperienza: gestisco una piccolissima attività per l'accoglienza,. non avete idea di quante persone incontro ogni giorno, ogni settimana... persone diverse che potrebbe incontrare anche un medico o un avvopcato, ma che il più delle volte mi vedono come "quella che pulisce", nemmeno come la gestrice dell'attività, e che quindi al 95% non mi portano certo il reverente rispetto che porterebbero a un medico. insomma, incontro tantissima gente, di tutti i tipi, che con me è MOLTO se stessa, e molte volte se stessa al proprio peggio.
dopo due anni di questa vita, posso solo dire che non mi meraviglio che L'Italia vada così male.
L'80% delle persone che capitano nella mia attività sono (e non esagero) soggetti idioti, maleducati, cafoni all'inverosimile, arroganti, zerbini quando conviene, sporcaccioni e terribilmente tristi. sì, tristi dentro, pèer il continuo girare intorno ai loro problemi senza mai risolverli, e per il continuo lamentarsi addosso.
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"Perdonatemi l'italiano, ma ho messo le scelte lessicali e sintattiche in secondo piano. "
Detto da una che ha scritto con Garzanti sulle ginocchia, cosí che sembra ancora piú figa (culturalmente parlando, si intende).
Un pelino meno di arroganza e altezzositá aiuterebbe anche l'universo. E ora scusami se cerco la colpa nell'elemento piú o meno sociale piú vicino.
Ripigliati.